USTICA, IL DC 9 ITAVIA FU ABBATTUTO

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Klicca Ustica: avvocato Osnato, dopo continui depistaggi verita’ a meta’, non ci fermiamo

Ustica, condannato lo Stato: fu un missile

http://gds.it/29/01/2013

Secondo la Cassazione, non ha garantito la sicurezza dei cieli. E’ dunque «abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile»

ROMA. La strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc9 Itavia con 81 persone a bordo, e lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. Lo sottolinea la Cassazione in sede civile nella prima sentenza definitiva di condanna al risarcimento. È la prima verità su Ustica dopo il niente di fatto dei processi penali.
Con la sentenza 1871, depositata oggi dalla Terza sezione civile della Suprema Corte, sono stati infatti respinti i ricorsi con i quali il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti volevano mettere in discussione il diritto al risarcimento dei familiari di tre vittime della strage, i primi a rivolgersi al giudice civile, seguiti – dopo – da quasi tutti gli altri parenti dei passeggeri del tragico volo, partito da Bologna e diretto a Palermo la sera del 27 giugno del 1980, e abbattuto nei cieli su Ustica.
Senza successo i ministeri, difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, hanno per prima cosa tentato di dire che il disastro aereo si era ormai prescritto e poi che non si poteva loro imputare “l’omissione di condotte doverose in difetto di prova circa l’effettivo svolgimento dell’evento”. La Cassazione ha replicato che “é pacifico l’obbligo delle amministrazioni ricorrenti di assicurare la sicurezza dei voli“. Leggi tutto

Rassegna stampa

Perché tanto ritardo nell’installazione del radar sul tratto Ponza-Ustica?

Nel luglio del 1984 questa domanda fu argomento dell’interrogazione parlamentare, di seguito pubblicata, firmato dall’allora deputato Sergio Mattarella e rivolta all’allora sottosegretario di Stato per la difesa Tommaso Bisagno dell’allora ministro Giovanni Spadolini, in riferimento alle indagini in corso alla Procura della Repubblica di Palermo sulla strage del Dc 9 Itavia del 1980.

In particolare l’interrogazione verte sulla a morte di 81 civili e sul fatto che: “ alcuni di detti intollerabili episodi siano avvenuti in coincidenza con lo svolgimento nella zona di esercitazioni militari e come si protragga l’inspiegabile ritardo della realizzazione della copertura radar nella zona indicata, realizzazione già prevista entro il 1981 e la cui mancanza contribuisce sensibilmente a mantenere l’attuale stato di pericolo e impedisce il pieno accertamento di eventuali responsabilità”.

 Atti Parlamentari — 15767 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DEL 13 LUGLIO 1984

RESOCONTO STENOGRAFICO 164.

SEDUTA DI VENERDI’ 13 LUGLIO 1984

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIASI

INDICE

PAG • PAG .

Missioni 15769 BISAGNO TOMMASO, Sottosegretario d i Stato per la difesa 15771, 15772, 15775,

Disegni di legge : 15776, 1577 8 (Trasmissione dal Senato) 1576 9 CODRIGNANI GIANCARLA (Sin. Ind.) . . .15776,

15777 DEL DONNO OLINDO (MSI-DN) . 15772, 1577 3

Proposte di legge :

MATTARELLA SERGIO (DC) . . . .15770, 1577 1

(Annunzio) 15769

(Trasmissione dal Senato) 15769

Commissione parlamentare per le riforme istituzionali :

Interrogazioni e mozione: (Modifica nella costituzione) 15770

(Annunzio) 15780, 15780/I

Per lo svolgimento di una interpellanza: Interpellanze e interrogazioni (Svolgi -15780

PRESIDENTE

mento): MACCIOTTA GIORGIO (PCI) 15780

PRESIDENTE 15770, 15771, 15772, 15773 ,

15775, 15776, 15777, 15778, 15779, 1578 0 Ordine del giorno della prossima se BARACETTI

ARNALDO (PCI) 15779 seduta 15780

Atti Parlamentari — 15768 — Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DEL 13 LUGLIO 1984

SEDUTA PRECEDENTE N . 163 -DI GIOVEDÌ 12 LUGLIO 1984

Atti Parlamentari — 15769 — Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DEL 13 LUGLIO 1984

La seduta comincia alle 9,30 .

GIANCARLA CODRIGNANI, Segretario,

legge il processo verbale della seduta del 6 luglio 1984.

(È approvato).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca: interpellanze ed interrogazioni. La prima interpellanza è la seguente:

«Il sottoscritto chiede di interpellare i ministri della difesa e dei trasporti, per conoscere quali provvedimenti intendano adottare, nell’ambito delle rispettive competenze, per assicurare la sicurezza del traffico civile sulla rotta aerea per Palermo, con particolare riguardo al tratto compreso tra le isole di Ponza e Ustica .

Come ha accertato l ‘autorità giudiziaria, sul tratto indicato, negli ultimi quattro anni, oltre ad essersi verificati numerosi, gravissimi episodi che hanno ripetutamente messo a repentaglio la vita di centinaia di persone, un aereo civile è stato distrutto in volo con la conseguente morte di ottantuno persone .

L’inchiesta della procura della Repubblica di Palermo ha posto in rilievo come alcuni di detti intollerabili episodi siano avvenuti in coincidenza con lo svolgimento nella zona di esercitazioni militari e come si protragga l’inspiegabile ritardo della realizzazione della copertura radar nella zona indicata, realizzazione già prevista entro il 1981 e la cui mancanza contribuisce sensibilmente a mantenere l’attuale stato di pericolo e impedisce il pieno accertamento di eventuali responsabilità.

In particolare riferimento a questa circostanza si chiede di conoscere i motivi del ritardo nella indicata realizzazione della copertura radar fra Ponza e Ustica e se si intende provvedervi con la massima urgenza, come postula quanto accertato dalla magistratura.

L’interpellante chiede altresì di conoscere che cosa il Ministero della difesa intenda fare per evitare che esercitazioni militari si volgano nelle vicinanze di zone di transito di rotte di traffico aereo civile.

(2-00266)

«MATTARELLA» . Atti Parlamentari – 15771 — Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DEL 13 LUGLIO 1984

L’onorevole Mattarella ha facoltà di svolgerla.

SERGIO MATTARELLA. Signor Presidente, prendo la parola molto brevemente per sottolineare la gravità del tema posto dall’interpellanza, che riguarda la sicurezza del volo civile sulla rotta tra Palermo e Roma. Si tratta di un problema che crea grande allarme nella pubblica opinione siciliana.

Ancora ieri, per cause certamente diverse da quelle che l’interpellanza evidenzia, un aereo è caduto nel cielo di Sicilia, e questo frequente ripetersi di episodi luttuosi di voli aerei civili e militari in Sicilia alimenta un allarme della pubblica opinione che è più che giustificato.

Il problema che l’interpellanza sottopone all’attenzione della Assemblea ed alla risposta del Governo riguarda alcun i episodi, tra cui uno di particolare gravità, relativo ad un aereo distrutto verosimilmente perché colpito da un corpo estraneo, con la morte di 81 persone, ed alcuni episodi che non si sono conclusi con uguali esiti tragici e luttuosi perché gli aerei sono stati in questi casi soltanto sfiorati da corpi sconosciuti .

Questo è quanto emerge da una inchiesta della procura della Repubblica di Palermo, di cui si è avuta notizia cinque mesi fa. Si tratta di episodi che sottolineano la fondatezza dell’allarme della opinione pubblica siciliana e sottolineano quanto sia inammissibile una condizione di questo genere.

Quanto evidenziato dall’inchiesta della magistratura ha determinato preoccupazioni sulla coincidenza temporale del verificarsi di questi episodi con lo svolgi mento di esercitazioni militari in prossimità delle rotte civili tra Palermo e Roma .

Le preoccupazioni sono relative anche a l ritardo nella realizzazione della copertura radar tra Palermo e Roma nel tratto compreso tra l’isola di Ponza e l’isola di Ustica. Si tratta di un ritardo di molti anni, di un ritardo che speriamo venga colmato al più presto .

Su questi tempi spero che il Governo voglia rispondere esaurientemente, sia per quanto riguarda i casi indicati nell’interpellanza, sia per quanto concerne i motivi del ritardo nell’installazione del radar che deve coprire la zona tra Ustica e Ponza, sia per quanto attiene all’avvenire della sicurezza della rotta tra Palermo e Roma, dicendoci anche che cosa il Governo stesso intenda fare per evitare che, in prossimità di zone di rotte civili, si svolgano esercitazioni militari .

PRESIDENTE. L’onorevole sottosegretario di Stato per la difesa ha facoltà d i rispondere.

TOMMASO BISAGNO, Sottosegretario di Stato per la difesa . Si risponde anche a nome del ministro dei trasporti.

Le procedure previste per il controllo del traffico aereo, al fine di garantire al massimo la sicurezza del volo, vengono adottate anche per la rotta aerea per Palermo e, quindi, per il tratto compreso tra Ponza e Ustica.

L’attuale copertura radar della rotta in parola è quella relativa al sistema operante di Roma (col sussidio, naturalmente, del radar di avvicinamento di Palermo).

Nel quadro del previsto trasferimento delle competenze alla azienda autonoma di assistenza al volo per il controllo del traffico aereo generale, è prevista, entro il 1984, l’entrata in funzione dei radar di Monte Codi, di Monte Stella e di Poppi o Lecceto, i cui segnali entreranno nel sistema automatico per il controllo radar del traffico aereo del centro regionale di Roma.

In quest’ultimo sistema è previsto — per il 1986 — che entrino anche i segnali di un radar che sarà installato in Ustica .

Si evidenzia, comunque, che dalle risultanze delle inchieste sugli inconvenienti occorsi nel tratto Ponza-Ustica non è emerso alcun coinvolgimento di veicoli militari nazionali.

Analogamente, per quanto attiene agli incidenti verificatisi nel medesimo tratto , in coincidenza con lo svolgimento di esercitazioni militari, le relative inchieste non hanno evidenziato situazioni di pericolo da imputare a velivoli impegnati nelle esercitazioni stesse. Tuttavia, è stato stabilito, quale misura cautelativa, che non verranno effettuate esercitazioni nazionali e NATO al di sotto o in prossimità di aerovie e, in particolare, nello spazio aereo cui si riferisce l’onorevole interrogante.

In ogni caso, le esercitazioni militari che si svolgono nella zona sono preventivamente coordinate e portate a conoscenza degli aeronaviganti.

PRESIDENTE. L’onorevole Mattarella ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto.

SERGIO MATTARELLA. La risposta che il Governo ha fornito è soddisfacente per quanto riguarda l’avvenire dello svolgi mento di esercitazioni militari in prossimità di rotte civili. Egli infatti ci ha dato assicurazioni circa l ‘esclusione di questa eventualità per l’avvenire.

Non mi ritengo — e mi duole — interamente soddisfatto per quanto concerne la copertura radar del tratto Ponza-Ustica, sia perché questa avverrà nel 1986, sia perché non vedo come si possa con certezza escludere la responsabilità di singoli avvenimenti in assenza di copertura radar. Il che, tra l’altro, impedisce una piena possibilità di accertare eventuali sciagure .

Non definirei «inconvenienti» gli episodi lamentati nell’interpellanza, dato che in uno di essi si è verificata la morte di 81 persone e che, negli altri, si è posta a repentaglio la vita di altre centinaia di persone.

Si tratta di un problema di gravissima entità. Lo ripeto, la risposta del Governo è soddisfacente per quanto riguarda il problema delle esercitazioni ma non lo è interamente circa la copertura radar, sia per quanto riguarda il passato (dato che nessuna risposta è stata fornita sui motivi del ritardo nell’installazione), sia per quanto riguarda il prossimo avvenire (dato che due anni di attesa per questa garanzia nella sicurezza del volo sono troppi) .

 Ustica 30 anni dopo

Napolitano scrive ai parenti delle vittime: «I processi non hanno fatto luce»

Il presidente invia un messaggio a Daria Bonfietti, «Amara constatazione si unisce al dolore ancora vivo»

 ANSA

26 giugno 2010

Ustica, bomba o missile? Il trentennale delle polemiche (25 giugno2010)

MILANO – «Il dolore ancora vivo per le vittime si unisce all’amara constatazione che le indagini svolte e i processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili». Così scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei Parenti delle Vittime, a 30 anni dalla Strage di Ustica, di cui ricorre domani l’anniversario. «Nella ricorrenza del trentesimo anniversario del disastro di Ustica, rivolgo il mio pensiero commosso a lei Presidente e a tutti i famigliari di coloro che hanno perso la vita in quella tragica notte – scrive il Capo dello Sato – Il dolore ancora vivo per le vittime si unisce all’amara constatazione che le indagini svolte e i processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili. La tenace dedizione e l’anelito di verità e giustizia con i quali l’Associazione da lei presieduta perpetua il ricordo di quel 27 giugno 1980 trovano la nostra piena comprensione – continua Napolitano – Occorre il contributo di tutte le Istituzioni a un ulteriore sforzo per pervenire a una ricostruzione esauriente e veritiera di quanto accaduto, che rimuova le ambiguità e dipani le ombre e i dubbi accumulati in questi anni. Nel sempre doloroso ricordo delle 81 vittime, esprimo a lei e ai famigliari dei caduti la partecipe vicinanza mia e della intera Nazione».

USTICA, IL DC 9 ITAVIA FU ABBATTUTOultima modifica: 2013-01-28T22:15:00+01:00da aldo251246
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