Mafia: a Cuffaro, ex presidente, vitalizio di 6mila euro

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Klicca Giancarlo Cancelleri (M5S): L’Arena di Giletti “Vitalizio a Cuffaro”

11 maggio 2014

http://www.ansa.it/sicilia/

3 maggio 2014

PALERMO. Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana in carcere per scontare una condanna a 7 anni per favoreggiamento alla mafia, da tre anni riceve dall’Assemblea regionale siciliana un vitalizio mensile da ex deputato di 6mila euro lordi. La legge li ‘vieta’ soltanto per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione con la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Fonte

2 maggio 2014

Capigruppo Ars davanti Corte Conti

Udienza a Palermo, politici devono spiegare anomalie rendiconti

E’ durata quasi 5 ore l’udienza pubblica dei capigruppo dell’Assemblea siciliana davanti alla sezione di controllo della Corte dei Conti, convocati per fornire chiarimenti rispetto ad alcune spese considerate anomale nell’ambito dell’esame dei rendiconti del 2013, in fase di conclusione. Leggi tutto

Mafia: a Cuffaro, ex presidente, vitalizio di 6mila euroultima modifica: 2014-05-03T12:47:40+02:00da aldo251246
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2 risposte a Mafia: a Cuffaro, ex presidente, vitalizio di 6mila euro

  1. (ANSA) – PALERMO, 4 GIU – “Sia per Cuffaro che per altri 11 ex parlamentari regionali è in atto la procedura di sospensione dell’assegno vitalizio. Gli uffici, dopo che che è stata approvata la legge a gennaio, hanno scritto a tutti gli ex deputati e aventi causa in caso di reversibilità di produrre un’autocertificazione con cui dichiarano se sono interdetti dai pubblici uffici”. Lo ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone in conferenza stampa. Fonte

  2. L’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro, detenuto in carcere a Rebibbia, perderà il ‘vitalizio d’oro’ dell’Ars.

    A darne notizia è oggi il quotidiano ‘La Repubblica’.
    http://palermo.blogsicilia.it/ 1 giugno 2014

    Dopo le polemiche degli ultimi giorni sulle pensioni ai condannati per mafia, l’ amministrazione dell’ Ars ha trovato l’ escamotage: visto che, per legge, non si può togliere la pensione a Cuffaro, in quanto condannato per mafia, il beneficio viene sospeso perché l’ ex esponente dell’ Udc sta scontando la sua pena – sette anni – anche per un reato minore, la rivelazione di segreto d’ ufficio. Un paradosso, certo. Ma figlio di una normativa da più parti dichiarata lacunosa. La misura della sospensione del vitalizio, nelle Regioni, vale solo per chi deve rispondere di reati contro la pubblica amministrazioni. Chi ha commesso delitti più gravi viene salvato.
    Nell’ aula dell’ Assemblea siciliana, giovedì, è stato messo ai voti un emendamento dei grillini che prevedeva proprio la sospensione del vitalizio per i responsabili di reati mafiosi: ma la norma è stata bocciata con 33 voti contrari su 58. M5S ha subito esposto alla gogna del web i nomi di chi, «forse per vecchi debiti di riconoscenza», aveva salvato la pensione di Cuffaro. Fonte

    Stop del vitalizio a Cuffaro? L’M5S chiede il censimento di tutti i beneficiari

    http://www.gds.it 1 giugno 2014

    PALERMO. Sospensione del vitalizio a Totò Cuffaro (6mila euro lordi al mese) dal prossimo mese per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio e non per quello di mafia? Il deputato-questore dell’Assemblea regionale, Paolo Ruggirello, spiega che “in questo momento non è stata presa alcuna decisione. Non c’è alcuna delibera da parte del Consiglio di presidenza dell’Ars – afferma all’ANSA – e la vicenda non è neppure all’ordine del giorno della seduta di mercoledì prossimo”. Ruggirello aggiunge di avere letto “solo sulla stampa” della sospensione del vitalizio all’ex governatore della Sicilia, in carcere per una condanna definitiva per mafia, e sottolinea che “spetta al Consiglio deliberare, come è avvenuto per altri casi di ex deputati”. “Il presidente dell’Ars Ardizzone non me ne ha parlato neppure informalmente”, conclude. La questione potrebbe essere affrontata nei prossimi giorni.
    Intanto, il Movimento 5stelle, «chiede che si proceda a un censimento di tutti quei deputati che abbiano commesso reati contro la pubblica amministrazione» e che, dice all’ANSA il capogruppo all’Ars Francesco Cappello, «a causa del ritardo nell’applicazione delle legge ancora godono impuniti del privilegio del vitalizio». Fonte

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