Sicilia, fondi UE 2014-2020 a rischio?

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KLICCA LA GIUNTA CROCETTA APPROVA IL PIANO PER SPENDERLI
Fondi europei 2014-2020 in Sicilia. Primo ok, programma di 7 miliardi palermo.blogsicilia.it 11 luglio 2014

Sicilia: M5S al governo, a rischio fondi europei 2014-2020 Palermo. (Adnkronos)

Miliardi di euro per la Sicilia, provenienti dai fondi europei, potrebbero andare in fumo.

http://palermo.repubblica.it/

21 maggio 2014

E’ l’allarme lanciato dalle parlamentari del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri e Vega Colonnese che hanno rivolto in merito un appello al ministro dell’Economia e a quello dello Sviluppo economico chiedendo “se non intendano assumere iniziative, per quanto di competenza, per garantire un maggiore e più proficuo utilizzo dei fondi europei relativi alla politica di coesione e se non si ritenga necessario assumere iniziative per dare maggiore informazione in merito all’utilizzo dei fondi europei per il rilancio dei settori in difficoltà”.

“Della nuova programmazione 2014-2020 relativa alla politica di coesione europea, la Regione siciliana gestirà direttamente cinque miliardi e 300 milioni di euro contro gli otto e mezzo del 2007-2013 e la dotazione potrebbe ancora diminuire se non si riusciranno a spendere i soldi della tranche precedente“, scrivono le deputate in una interrogazione parlamentare. palermo.repubblica.it Leggi tutto

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2 risposte a Sicilia, fondi UE 2014-2020 a rischio?

  1. Crocetta all’Ars: la vecchia programmazione dei fondi Ue ha fallito

    Giornale di Sicilia 17/06/2014

    PALERMO. “La programmazione 2007-2013 ha fallito. Ancora oggi ci lecchiamo le ferite, la nuova programmazione si inserisce in un contesto molto critico: una brutta situazione economica. Finora c’è stata un’incapacità di spesa fortissima. Nel settore turistico, ad esempio, non si è riuscito a centrare l’obiettivo. Ci sono tante questioni che devono pesare di più, come la destagionalizzazione per esempio”. Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, nella sua relazione all’Assemblea regionale sulla nuova programmazione dei fondi comunitari. Fonte

  2. Fondi europei non spesi, «puniti» 4 assessorati

    Giornale di Sicilia
    09/06/2014

    Scatta il piano di salvataggio per evitare di restituire a Bruxelles oltre 200 milioni. Stop a bonifiche e impianti per rifiuti. La giunta dirotta sulle grandi opere pubbliche i soldi rimasti nei cassetti. Ecco chi perde e chi guadagna

    di GIACINTO PIPITONE
    PALERMO. Perdono soldi gli assessorati Energia, Sanità, Turismo e Beni culturali, rimasti troppo indietro nella tabella di marcia degli investimenti. Acquisiscono risorse gli assessorati Infrastrutture ed Economia insieme alla Protezione civile e arriva così una pioggia di milioni per strade, porti, ferrovie e scuole. Eccolo il piano di salvataggio dei fondi europei, approvato dalla giunta la settimana scorsa con l’obiettivo di accelerare la spesa ed evitare il rischio di restituire a Bruxelles i contributi non spesi a fine anno.
    Secondo le ultime rilevazioni della stessa Regione ben cinque dipartimenti sono al di sotto della soglia del 25% della spesa. Significa che a meno di un anno e mezzo dal termine ultimo per investire i contributi stanziati nel 2007 Turismo e Beni culturali hanno speso appena il 17% delle risorse loro assegnate, l’Ambiente è arrivato al 18%. Alle Attività produttive si è arrivati al 24 mentre il record negativo è dell’assessorato Energia, fanalino di coda con appena il 16% della spesa certificata.
    Per questo motivo la rimodulazione messa a punto da Crocetta prevede di dirottare 73,6 milioni dall’Energia alle Infrastrutture. Cosa verrà sacrificato? Tutti quei progetti (rimasti sulla carta) che dovevano portare nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e gli interventi di bonifica ambientale.
    Anche l’assessorato alla Sanità perde cifre consistenti: in particolare 36,8 milioni destinati all’acquisto di tecnologie avanzate e altri 15 destinati all’assistenza tecnica, cioè alla fase amministrativa. Mentre l’assessorato alla Famiglia perde 5 milioni che erano destinati agli asili, altri 9,6 con cui dovevano essere portati avanti progetti per «recuperare aree urbane in condizioni di criticità o sottoutilizzazione» e ben 10,9 per il «recupero del disagio nelle aree urbane» attraverso l’ampliamento dei servizi pubblici. L’assessorato alle Attività produttive perde 22,9 milioni che dovevano servire per centri commerciali, imprese giovanili e femminili, artigiani e «sportello commercio». Al Turismo tolti 2,4 milioni che dovevano servire per progetti di destagionalizzazione e 21,9 destinati al finanziamento di nuovi impianti sportivi (che però potranno essere recuperati con soluzioni d’emergenza).
    In tutti questi casi i problemi sono nati – si legge nel nuovo piano – da revoche, esaurimento di graduatorie e ritardi irrecuperabili nei bandi. Fonte

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