Le nuove pesanti accuse che Salvatore Buzzi rivolge al sottosegretario Giuseppe Castiglione, già indagato nel filone catanese dell’indagine, sono “de relato”.
Rassegna stampa
Palermo Repubblica 7 agosto 2015 di Alessandra Ziniti
Il ras della coop 29 giugno riferisce informazioni che dice di aver ricevuto da Luca Odevaine, l’ex membro del tavolo di coordinamento del Viminale sull’immigrazione consulente del Consorzio che gestiva il Cara di Mineo. Fu lui, su compito dell’allora capo della protezione civile Gabrielli, a costruire il bando per quella gara da cento milioni di euro per la gestione del Cara di Mineo che, grazie alla “mediazione politica” di Castiglione sarebbe andata all’Ati guidata da La Cascina, il colosso del settore vicino a Comunione e Liberazione che avrebbe finanziato le campagne elettorali dell’ex ministro Lupi e dell’Ncd di Angelino Alfano con il quale — afferma Buzzi — «avevano un rapporto diretto».
Ma quello che più interessa i pm siciliani è il riferimento al “ sistema Mineo” che incrocia perfettamente le prime risultanze delle indagini della procura di Caltagirone. «Castiglione ricopre un ruolo di mediatore politico: mette insieme nove comuni, destina 400 assunzioni, lì ci sono 400 persone che lavorano ». Assunte «su indicazione dei sindaci, tutti i sindaci avevano segnalato parenti, amici».
Psicologi, mediatori culturali, inservienti, consulenti legali, fornitori: amministratori e politici avrebbero piazzato così parenti, amici e “clientes” in cambio di voti e persino per indurre qualche consigliere comunale a passare da uno schieramento all’altro. LEGGI TUTTO
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