Di ora in ora , da giorni, la cronaca sta rendendo note le intercettazioni già al vaglio del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha definito “sconcertante” il quadro probatorio emerso. Ciò che si legge e si ascolta, però, sta disegnando un più ampio scenario di alti giudici, avvocati e consanguinei collegati da interessi economici misti a ripicche velenose, tutti insieme volti all’affermazione del potere, all’accumulo di denaro e al posto di lavoro per il pupillo di turno. Nulla di tutto questo ha a che fare con la legalità che per deontologia professionale avrebbero dovuto assicurare, eppure molti dei soggetti oggi indagati dicevano ai giornalisti e nei convegni di “essere l’antimafia in persona”…
“Io e mia sorella Lucia siamo senza parole”. Lo dice Manfredi
Saguto: “Lucia Borsellino è….”
“Non vogliamo commentare – aggiunge Manfredi – espressioni che andrebbero catalogate alla voce cattiveria. Solo parlandone, rischiamo perciò di attribuire importanza a chi quelle parole ha proferito“ Leggi tutto
Gli insulti della Saguto ai figli di Borsellino del giudice dei beni confiscati alla mafia
Esclusiva http://palermo.repubblica.it 21 ottobre 2015
PALERMO. Il 19 luglio scorso, il giudice antimafia Silvana Saguto è la madrina della manifestazione “Le vele della legalità”, pronuncia parole accorate per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Ma appena torna nella sua auto blindata, telefona a un’amica e sputa parole terribili contro i figli di Borsellino…Esclusiva http://palermo.repubblica.it 21 ottobre 2015
Crocetta: legali cronisti, “telefonata c’è”
PALERMO, “Siamo convinti che la telefonata tra Crocetta e Tutino esista e che la vicenda non nasconda nessun complotto”...Leggi tutto
Festa di laurea e compleanno Cassette di lamponi per la Saguto http://livesicilia.it 22 Ottobre 2015
Beni confiscati, favori e clientele Quando vige la certezza dell’impunità
http://livesicilia.it/ 25 Ottobre 2015 di Riccardo Lo Verso
Matteo Frasca, presidente della sezione palermitana dell’Associazione nazionale magistrati, il sindacato delle toghe, si interroga sulla “esistenza, adeguatezza ed efficacia dei controlli”. Appunto, gli stessi indagati nelle conversazioni intercettate dicevano chiaramente che la situazione delle Misure di prevenzione era sotto gli occhi di tutti. Compresi quelli di tanti colleghi che indossano la toga e hanno contribuito alla “normalizzazione” dell’anormalità. Nessuno in questi anni è intervenuto. Mai. E la vigilanza spettava alla stessa magistratura che oggi sventola il vessillo del rischio delegittimazione. Leggi tutto