21 gennaio 2010
OLTRE 100 ARRESTI TRA GLI STATI DI NEW YORK, NEW JERSEY E NEW ENGLAND
New York, colpo mortale alla mafia
L’Fbi ha arrestato oltre 100 affiliati a cinque famiglie di italo-americani della Grande Mela: Gambino, Lucchese, Genovese, Bonanno e Colombo. In manette anche Walter Samperi, 31 anni, fermato a Siracusa su ordine dei giudici americani
Manette anche in Italia
ROMA – È stata definita la più grande operazione antimafia di sempre tra quelle portate a termine dalla polizia federale americana contro Cosa Nostra a New York. Nel corso dell’operazione l’Fbi ha arrestato oltre 100 affiliati a cinque famiglie di italo-americani della Grande Mela: Gambino, Lucchese, Genovese, Bonanno e Colombo. Altri arrestati appartengono al clan dei De Cavalcante, che opera nel New Jersey mentre alcuni fermi sono stati effettuati anche in New England. Un arresto derivante da questa operazione è stato messo a segno anche nel nostro Paese. A Siracusa, Walter Samperi, 31 anni, accusato di associazione a delinquere ed estorsione, è stato catturato dalla Squadra Mobile siracusana, d’intesa col Servizio centrale operativo di Roma e con l‘Interpol. L’uomo è stato sottoposto ad “arresto provvisorio ai fini dell’estradizione”, in forza di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale distrettuale di New York.
RASSEGNA STAMPA
12 marzo 2010
Palermo-USA: catturati tre capi mafia della cosca Gambino
LEGGI la rassegna stampa sull’indagine dell’FBI degli anni ’80 su John Gotti boss del clan Gambino negli States e sull’ultima operazione congiunta tra FBI e Sco della Polizia che ha portato all’arresto dei nuovi capimafia della famiglia Gambino ben inseriti in un filone d’affari e traffici d’oro che faceva da ponte tra la Sicilia e New York da decenni.
Giovanni Falcone condusse fondamentali indagini sulla internazionalizzazione del malaffare di Cosa nostra negli USA.
21 gennaio 2010
OLTRE 100 ARRESTI TRA GLI STATI DI NEW YORK, NEW JERSEY E NEW ENGLAND
L’operazione
Tra le accuse mosse agli arrestati ci sono quelle di associazione mafiosa, omicidio, estorsione e gioco d’azzardo. La retata è scattata prima dell’alba e nel giro di due ore decine di sospetti gangster sono stati portati nel carcere di Fort Hamilton. Più di 800 gli agenti impegnati.
Il New York Times, che ha definito l’operazione antimafia la più importante che la polizia federale abbia mai effettuato, ha riferito che la famiglia Colombo è stata la più colpita dalla retata, che avrebbe portato all’arresto dell’intera leadership. Tra gli arrestati ci sarebbero anche funzionari sindacali. A Brooklyn sono finiti in manette 13 appartenenti alla famiglia Gambino. Secondo il ministro della Giustizia Eric Holder, gli arresti “distruggeranno la mafia”.
Gli arrestati
Secondo il New York Daily News tra gli arrestati ci sono anche Antonio Russo, presunto capo della famiglia Colombo, accusato dell’omicidio del boss Giuseppe Scopo nel 1993 durante una faida intrafamiliare; il presunto capo della famiglia Gambino, accusato di un duplice omicidio nello Shamrock Bar in Queens nel 1981; Andrew Russo, 76 anni, noto esponente della famiglia Colombo; Joseph (JoJo) Corozzo, 79 anni, ritenuto il consigliere della famiglia Gambino; Benjamin Castellazzo, 73 anni, altro presunto appartenente alla cupola dei Colombo; Luigi Manocchio, 83 anni, presunto ex capo della mafia nel New England.
Manette anche in Italia
L’uomo fermato a Siracusa su ordine dei giudici americani, Walter Samperi, è ritenuto un affiliato della famiglia mafiosa dei Colombo. Due i fatti contestatigli dalla giustizia statunitense. Secondo l’accusa, nel 2004 ha preso parte ad una “spedizione” in una casa di Bay Ridge, a Brooklyn, per impossessarsi di un contenitore dell’immondizia con circa due chili e mezzo di marijuana, mentre nel 2005 ha partecipato a un tentativo di recuperare denaro dovuto a uno dei membri del clan. Walter Samperi, che è alto più di due metri, aveva trascorso gli ultimi dieci anni a New York, dove nello scorso luglio, era stato arrestato per reati contro il patrimonio. Rientrato a Floridia (Siracusa) nell’agosto successivo, si era stabilito presso l’abitazione di parenti. È stato rinchiuso nel carcere siracusano di Cavadonna, a disposizione della Corte d’Appello di Catania, competente in materia d’estradizione.
http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-04e9e4bb-1199-4275-a5ff-6d9e62b12453.html
Ultima Modifica: 21 gennaio 2011, 06:44