Messineo, Lari non lo indaga “è amico personale di Francesco Maiolini”

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KLICCA Messineo rinuncia alla Procura generale ecco le intercettazioni dello scandalo REPUBBLICA

Di certo, il magistrato e il manager si incontrano. Poi, qualche tempo dopo, Messineo convoca il suo sostituto che sta indagando sull’ usura e chiede di essere aggiornato sul caso: come capo ha tutto il diritto di farlo. Ma l’ 11 giugno arriva la telefonata adesso all’ attenzione dei pm nisseni. Messineo chiede un incontro a Maiolini: «Credo sarebbe opportuno vederci». E Maiolini dice: «Ci vediamo fra venti minuti». L’ incontro è al palazzo di giustizia. Al termine, Maiolini telefona e dice: «Noi facciamo tutto un documento, delle memorie… Ma quell’ infrazione è del 2010… Siamo dei cogl…». E precisa: «Ero da Messineo». Sono le 19,05. Alle 19,11, Maiolini chiama il suo avvocato: «Poi lui mi dice, guarda che la Finanza vi ha notificato come articolo 21 e invece a noi risulta che il procedimento è contro ignoti».

KLICCA  Il legale di Maiolini:  “Notizie infondate” 

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Fuga di notizie, Lari si astiene il caso Messineo passa a Catania

http://palermo.repubblica.it/

29 dicembre 2012

Il procuratore di Caltanissetta è amico personale di Francesco Maiolini, indagato per riciclaggio. “Del caso si è occupato in esclusiva il procuratore aggiunto Domenico Gozzo, unitamente a due sostituti”. La palla passa al procuratore di Catania, Giovanni Salvi

Il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, ha deciso di astenersi sul caso della fuga di notizie dalla Procura di Palermo, in cui è coinvolto il capo dell’ufficio, Francesco Messineo. “Per fare chiarezza sul mio ruolo nella vicenda sulla presunta fuga di notizie riservate che avrebbero favorito l’ex direttore generale di Banca Nuova, Francesco Maiolini, voglio precisare – spiega Lari- che del caso si è occupato in esclusiva il procuratore aggiunto Domenico Gozzo, unitamente a due sostituti”. Lari è amico personale di Maiolini, indagato per un caso di presunto riciclaggio che sarebbe avvenuto quando era direttore generale di Banca Nuova.

Di alcuni dettagli dell’inchiesta Maiolini sarebbe venuto a conoscenza attraverso una telefonata con il procuratore Messineo, ragione per la quale quest’ultimo è adesso indagato per fuga di notizie“Da parte mia – aggiunge Lari – ho presentato istanza di astensione che è stata accolta dal procuratore generale di Caltanissetta. Gli atti relativi – aggiunge Lari – sono stati trasmessi per relativa competenza, pertanto l’esecuzione di tutti gli adempimenti propri al direttore dell’ufficio, direttamente o indirettamente connessi alla trattazione del procedimento in questione, saranno espletati dal procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi“. Vai all’articolo

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Equazioni siciliane tra Vip, Banche e Giudici

Fuga di notizie, Messineo sempre più isolato. Il manager bancario appare informato del fatto che l’inchiesta di Verzera è a “modello 44” e non a “modello 21”, così come per sbaglio era indicato nel verbale che gli era stato notificato a casa dalla Finanza. Come fa Maiolini a conoscere un dettaglio così particolare?

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http://www.antimafiaduemila.com/2012121540282/focus/fuga-di-notizie-messineo-e-sempre-piu-isolato.html

Tratto da: Il Fatto Quotidiano

Banchiere a conoscenza dell’indagine a Palermo, trenta pm in rivolta contro  il procuratore. Interviene anche il Csm.

di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza – 15 dicembre 2012

Sono 30 pm, la metà esatta della procura di Palermo, esprimono “grave preoccupazione e inquietudine” e vogliono avere chiarimenti dal proprio procuratore, Francesco Messineo, intercettato nel giugno scorso mentre concede un appuntamento ad un manager bancario che subito dopo si mostra assai informato sui dettagli di un’indagine della procura di Palermo che lo riguarda da vicino. E a scuotere l’ufficio del pm più esposto d’Italia non è soltanto la lettera inviata da trenta giovani sostituti al capo dell’ufficio che ha aperto formalmente il “caso’’, ma anche la richiesta di chiarimenti che il Csm ha inviato alla procura di Caltanissetta, dopo che l’allora aggiunto Antonio Ingroia nel giugno scorso inviò ai colleghi nisseni il fascicolo processuale, dopo avere ascoltato agli atti la voce del suo capo. Sullo sfondo una indagine segretissima per riciclaggio che sta monitorando i movimenti di gruppi politico-imprenditoriali e finanziari impegnati nella creazione di un nuovo istituto di credito. Il faccia a faccia tra il capo e i 30 pm è previsto lunedì prossimo: “Quando da diversi magistrati arriva la richiesta di discutere un argomento in assemblea è chiaro che la questione si deve affrontare – dice Messineo – Questo non era previsto, ma verrà incluso”.

La vicenda risale al 12 giugno scorso, quando Maiolini riceve dalla Finanza un verbale di identificazione. Il presidente dell’Irfis si allarma e chiama al telefono Messineo che gli da’ un appuntamento. Si tratta di una telefonata che, secondo il suo avvocato Lillo Fiorello, serviva al suo assistito solo a fissare la data di un incontro per rendere tutti i chiarimenti del caso. Ma ecco che il procuratore convoca il pm Marco Verzera, titolare dell’indagine per usura bancaria, per conoscere alcuni dettagli sull’indagine, senza però rivelare al suo sostituto la pregressa telefonata di Maiolini. Qualche giorno dopo, nell’ennesima intercettazione, parlando con il suo legale il manager bancario appare informato del fatto che l’inchiesta di Verzera è a “modello 44” e non a “modello 21”, così come per sbaglio era indicato nel verbale che gli era stato notificato a casa dalla Finanza. Come fa Maiolini a conoscere un dettaglio così particolare? Il “modello 44” è il registro delle notizie di reato che riguardano “persone note”, iscritte cioè nel registro degli indagati; il “modello 21” riguarda “gli ignoti”. Perchè Maiolini in quei mesi è intercettato nell’ambito di un’altra segretissima inchiesta, per riciclaggio, coordinata da Antonio Ingroia e condotta da Sergio Demontis e Dario Scaletta. Ed è lo stesso Ingroia a spedire correttamente tutto alla procura di Caltanissetta. Come faceva il presidente dell’Irfis a conoscere in diretta tutte queste informazioni riservate sull’indagine che lo riguardava? È quanto dovrà scoprire l’aggiunto nisseno Nico Gozzo che per il momento ha aperto un fascicolo iscritto a “modello 45”, quello degli atti che non costituiscono notizie di reato. Ma c’è imbarazzo attorno alla vicenda visto che Maiolini, è stato capace negli ultimi dieci anni di costruire una sapiente opera di pubbliche relazioni, fatta di mutui e conti correnti a tassi agevolati, serate mondane, ma soprattutto di posti di lavoro. Assunzioni, per chiamata diretta, anche di mogli, figlie, nipoti di magistrati siciliani. Di alcuni giudici, infatti, Maiolini è un frequentatore abituale. Alla festa per le sue nozze con la pubblicitaria Valeria Aiello, organizzata nel settembre del 2009 a Salina, c’erano 185 invitati, in gran parte eccellenti: oltre a Renato Schifani, a Raffaele Lombardo (pure la moglie ha avuto qualche consulenza), e all’ex sindaco Diego Cammarata (la figlia Serena lavora a Banca Nuova), erano presenti alle nozze anche l’avvocato dello Stato Ignazio De Francisci, (la cui moglie lavora a Banca Nuova), Anna Maria Palma (ormai da anni capo di gabinetto di Schifani), e l’attuale procuratore di Caltanissetta Sergio Lari, proprio il magistrato che ora si ritrova sul tavolo l’imbarazzante fascicolo con la telefonata intercettata tra Messineo e il manager rampante.

Messineo, Lari non lo indaga “è amico personale di Francesco Maiolini”ultima modifica: 2012-12-29T11:40:00+01:00da aldo251246
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