EX Pensione Clelia, oggi, 2003, hotel 3 stelle con nuova elevazione di quattro piani.
Nella foto (prodotta alla Procura della Repubblica di Palermo nel proc. pen, n, 9990/2003) è evidente l’altezza cui è giunto l’edificio ex “Pensione Clelia” della famiglia dell’ex Sindaco Vito Ailara a seguito di sopraelevazioni realizzate su preesistente struttura mista in muratura, in violazione della L. 64/1974 zona sismica, col consenso dell’Ufficio tecnico del Comune di Ustica (Sindaco Licciardi), dell’Ufficio del Genio Civile di Palermo e di alcuni esponenti della magistratura palermitana che hanno omesso le indagini pur in presenza di documentazione pubblica prodotta agli uffici inquirenti.
Gli ultimi lavori di sopraelevazione dell’Hotel Clelia nel 2003 – documento tratto dal fascicolo nr.9990/2003 R.G.N.R. – Procura della Repubblica di Palermo – Lavori di sopraelevazione di un edificio in struttura mista in zona ad alto rischio sismico ed in contrasto con le norme antisismiche vigenti.
Il signor Baldassare Bonura ha reiterato denuncia presso la Procura della Repubblica di Palermo contro i titolari della proprietà dell’ex “Pensione Clelia” oggi “Hotel Clelia tre stelle” per il reato di abusivismo edilizio nell’inosservanza delle norme antisismiche, per uso sciente di produzione di documentazione falsa per ottenimento di finanziamenti e conseguente attentato alla pubblica incolumità, in concorso con l’ex sindaco di Ustica Attilio Licciardi, nonchè dell’attuale sindaco Aldo Messina, e di chiunque altro abbia con essi concorso, e quant’altro dalla narrativa esposta si dovesse ravvisare, con riserva di costituirsi parte civile per abusivismo edilizio non sanabile.
Il denunciante ha evidenziato agli inquirenti che l’immobile, pur avendo ottenuto le certificazioni, non è rispondente alle norme disposte in materia antisismica, e che lo stesso sia stato sopraelevato ripetutamente su vecchie fondazioni, peraltro manomesse per la nuova distribuzione interna, in zona sismica in dispregio alla normativa antisismica.
FOTO PENSIONE CLELIA 1978: “Stato dei luoghi prima della edificazione dell’Albergo San Bartolomeo; a sinistra l’originaria giacitura del Lotto A destra quella del Lotto B.”
Prospiciente ai luoghi è la “Pensione Clelia” (Piano terra, Primo piano, Terrazza semicoperta). La foto “X” è estratta dalla perizia tecnica eseguita dall’arch. Donatella Lino a seguito di delibera municipale del Comune di Ustica n. 12 del 9.01.1985, resa esecutiva dalla C.P.C. il 10.04/1895 n.ri 12300/7236, avente ad oggetto “legittimità o meno del rilascio del certificato di abitabilità dell’Albergo San Bartolomeo” di proprietà dei Sig.ri Bonura Baldassare, Francesco, Vittoria, Anna Maria, richiesto in data 20.07.1983.
Scrive e certifica l’arch. Lino: “si può affermare che la costruzione Hotel San Bartolomeo, autorizzata con concessione edilizia n. 331 del 31/08/1978 è CONFORME alla normativa urbanistica” ex artt. 17 e 18 della L. 64/1974 zona sismica.
Ad oggi malgrado le suddette reiterate denunce sporte dal Bonura negli anni 2002, 2003, 2005 2006, si riscontra l’inerzia dell’autorità indagante che consente di fatto il prosieguo di un’attività sulla cui legittimità sarà necessario svolgere le indagini per gli opportuni riscontri alla documentazione fornita.
Firmato Baldassare Bonura