“Libero”. Apt Giarre – “Palermo manda gli ispettori”, e “Aspettando le elezioni la Sicilia imbarca altri 77mila dipendenti”

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Il gioco delle scatole cinesi della famiglia Finocchiaro

Libero”

5 gennaio 2011

di FRANCESCO SPECCHIA

Fidelbo, Fidelbo. Chi è Melchiorre Fidelbo, e perchè il mondo ce l’ha tanto con lui? Fidelbo, catanese, classe ’53, ginecologo di chiara fama, è il marito silente – quasi sottraccia- di Anna Finocchiaro. Un signore che oggi, alla luce di una relazione degli ispettori del Lavoro vede, su richiesta della Regione Sicilia alla direzione sanitaria di Catania, annullata la concessione rilasciatagli lo scorso 30 luglio e con la quale erano stati affidati alla sua società Solsamb i lavori di informatizzazione del presidio territoriale di assistenza (Pta) di Giarre. L’annullamento è sopravvenuto causa «evidenti profili di illegittimità». Tradotto: niente più business per il dottore Fidelbo, il quale grazie a questo scandalo tutto siculo minaccia di oscurare la reputazione politica della moglie, già candidata alla presidenza della regione con cui il marito intratteneva rapporti d’affari. Riassumiamo il caso portato alla luce dal quotidiano Il Fatto. Attraverso la sua società Solsamb, Fidelbo ottiene l’appalto suddetto da 350mila euro firmato dal direttore dell’azienda sanitaria catanese Giuseppe Calaciura. Il 15 settembre il marito della Finocchiaro riceve i primi 175 mila euro. Il 15 novembre viene celebrata in pompa magna proprio l’inaugurazione del Presidio Tterritoriale di Assistenza Sanitaria di Giarre. Tra le altre autorità partecipano alla cerimonia l’ex ministro alla Salute Livia Turco, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Massimo Russo e, ovviamente, la senatrice Finocchiaro e il marito Fidelbo.

Parentesi. Pochi ricordano che -secondo il sito del governo- Fidelbo stesso risulta essere stato membro di una commissione che faceva capo proprio al ministero della Salute; tant’è che quando si recava relatore alle conferenze il medico vedeva appiopparsi la dicitura “Dottore Fidelbo Melchiorre- Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Il mese scorso scoppia il bubbone della denuncia e, come una mannaia, alla vigilia del nuovo anno, arriva il responso ispettorile: il servizio fornito dalla società di Fidelbo equivale a una sorta di “esternalizzazione”,formavietata dalla Regione Siciliana e quindi l’affidamento sarebbe illegittimo. D’altronde, visto il valore dell’appalto, si sarebbe dovuto fare un bando di gara di rilevanza comunitaria, amenoche il servizio non potesse essere offerto esclusivamente dalla società di Fidelbo. Il ginecologo e l’illustre consorte parlano di “strumentalizzazione politica” dei fatti e querelano qualsiasi cosa in movimento. Ma la figura del silente Fidelbo continua ad essere, per i più contornatad’ambiguità.Come medico il Fidelbo mostra una forte ed inconsueta attitudine imprenditoriale.

Ad un’attenta visura catastale, infatti, egli risulta essere amministratore delegato della Solsamb, che fondata nel settembre 2007 è registrata avere almeno quattro ragioni sociali diverse che variano dai servizi sociali all’assistenza universitaria, all’informatizzazione, agli eventi culturali. Tale Solsamb è costituita da altri tre soci Sciacchitano, Sciacca -docente universitario di anatomia e socio dell’Azienda sanitaria locale di Catania n. 3, e la società Risbisal che ha una ragione sociale simile alla Solsamb. Ma Fidelbo Melchiorre è pure coamministratore con Tina Fidelbo della Ric -Ricerche Innovazione Cultura, società con le medesime ragioni di cui sopra, curiosamente inattiva; ed è, il Fidelbo, altresì consigliere del Consorzio Sanità digitale e ambiente costituito il 20 novembre 2010. A sua volta, in una strana fisionomia di scatole cinesi ilConsorzio comprende la stessa Solsamb, la stessa Azienda San. loc n.3 di cui sopra e la TNet Italia che ha sua volta è ramificata in altre tre società.

Da notare che sia Solsamb che Consorzio hanno zero dipendenti e nessuna attività ma, nel giro di 48 ore, la Asp 3 di Catania aveva approvato e trasmesso il famigerato progetto di digitalizzazione alla Regione. Un tipo impegnatissimo, il ginecologo/manager. Da domani con qualche appalto in meno e qualche problema in più. FRANCESCO SPECCHIA

Sicilia Ultimissime

Libero”

5 gennaio 2011

UFFICI DI COLLOCAMENTO

Aspettando le elezioni. La Sicilia imbarca altri 77mila dipendenti

Con la manovra Lombardo vuol contrattualizzare una folla pari a Trapani. Alla Regione, nelle Province e nella sanità

di  NINO SUNSERI

Altro che Cuba: la vera isola del socialismo reale è la Sicilia. In fondo nemmeno il clima è tanto diverso: lo scirocco, quando tira teso, non ha niente da invidiare al caldo dei Caraibi.

Ma la vera comunione non è metereologica. Bensì sociale ed economica. Il sogno di Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, è l’imitazione del “leader maximo”. Mettere il sigillo pubblico sulle principali attività dell’economia. Assumere nella pubblica amministrazione il maggior numero possibile di concittadini. Magari non tutti perchè, in fondo, non ci è riuscito nemmeno Castro. Ma quanti più possibile. Per questa ragione sta provando ad allargare oltre ogni limite della compatibilità (e forse della decenza) gli organici della Regione.

IN QUATTRO PER UN ALBERO

I cronisti del “Giornale di Sicilia” hanno calcolato che la manovra di fine anno varata dalla giunta regionale coinvolge ben 77 mila persone. Una folla difficile da misurare. Equivale agli abitanti di Trapani. Sono precari che bussano alla porta di Palazzo dei Normanni aspettando che Lombardo apra la porta. Non tutti troveranno posto alla Regione che già paga più di ventimila stipendi. La maggior parte verrà distribuita sul territorio: Comuni, Province, enti pubblici, guardie forestali. Ogni buco sarà coperto. Ogni scrivania occupata. Ogni possibile strada sarà battuta. Tanto a pagare sarà sempre la Regione. A dispetto non solo delle regole della buona amministrazione ma, vista la situazione, anche del buon senso. Anche a costo di arrivare, come accade oggi, all’assurdo che, per la cura di un albero ci sono ben quattro competenze diverse che si accavallano e si sovrappongono. Nessuna però, in grado, di arginare l’invasione del punteruolo rosso che sta uccidendo tutte le palme di Palermo.

Eppure solo le guardie forestali sono più di trentamila. Un autentico esercito del verde. Come se la Sicilia galleggiasse sulla Foresta Amazzonica. Eppure il parassita sta sgominando agevolmente l’armata dei difensori. C’è da dire che l’agenzia regionale delle Foreste, in questi giorni sta raggiungendo primati assolutamente sublimi. Ha scoperto che nel suo esercito di indomiti difensori della vegetazione non c’è nemmeno un ragioniere.

Così, invece di rivolgersi a Palazzo dei Normanni per averne uno in prestito ha indetto una gara pubblica. Pagherà un milione l’anno ad un professionista esterno. Una domanda: mai possibile che nell’immenso organico della Regione non ci sia nessuno capace di scrivere le paghe?

PROVE DI TERZO POLO

Non c’è che dire. L’esperimento “terzopolista” di Lombardo non sta dando buoni frutti. Anzi lascia spazio a molte perplessità. Eletto con una maggioranza di centro-destra l’ex presidente della Provincia di Catania è passato da un ribaltone all’altro. Adesso governa con un’alleanza multicolore che ha messo all’opposizione gli uomini di Berlusconi. Si sostiene con i voti dell’embrione di terzo polo. Pesca voti dai finiani al Pd, passando attraverso la palude dei “centristi” alla ricerca di un rifugio. Questa accozzaglia di consiglieri, però, non basta ad arrivare alla maggioranza. Così Lombardo ha messo in campo una manovra avvolgente: da una parte evita il voto in aula (non ha approvato nemmeno il bilancio). Dall’altra sta spingendo sulla creazione di precari. Una folla di 77 mila disperati cui viene promesso un posto di lavoro pubblico. Nel frattempo vanno avanti con mance che viaggiano fra 400 e 800 euro al mese per tre mesi o al massimo un anno. Elemosine per alimentare clientele. Una massa da utilizzare in tempi di elezioni incombenti. In questo senso la macchina del consenso marcia a pieno ritmo. L’ultima invenzione riguarda 8.400 precari che verranno pescati nella fasce del disagio sociale: handicappati, disoccupati di lungo corso, ragazze-madri e via elencando in mezzo alla povertà (chissà se vera o falsa). Una massa di disperati, più o meno d’occasione, che, per un anno e mezzo ricerverà 500 euro al mese. La spesa a carico del bilancio regionale è di 6,5 milioni. Dovrebbero fare degli stage nelle aziende per ottenere una preparazione professionale e, forse, domani, un posto vero. Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria, e gli artigiani di Cna hanno già fatto sapere che non sanno che farsene di questa gente. Non uno metterà piede nelle loro imprese. Un problema? Macchè. C’è già la scappatoia: andranno tutti a fare i giardinieri. NINO SUNSERI

 Tg1: Malasanità siciliana «esiste una consolidata pubblicistica»

Fonte Corrire.it http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/5-gennaio-2011/tg1-dati-forniti-commissione-parlamentare-fonte-autorevole-181200145608.shtml

5 gennaio 2011

LA REPLICA DELLA DIREZIONE DELLA TESTATA

Tg1: «Dati forniti dalla commissione parlamentare , è fonte autorevole»

La direzione del tg afferma poi come sulla malasanità siciliana «esista una consolidata pubblicistica»

PALERMO – «Il servizio del Tg1 di ieri sera sulla sanità in Sicilia ha riportato i numeri forniti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali»: a precisarlo è la direzione della testata, in replica alle critiche dell’assessore regionale per la salute Massimo Russo.

«Sugli sprechi della Regione siciliana -afferma in una nota la direzione del Tg1 – esiste ormai una consolidata pubblicistica, se non addirittura una letteratura e anche alcuni quotidiani nazionali si stanno occupando dettagliatamente di queste vicende. Compito del servizio pubblico è anche quello di evidenziare criticità nella gestione degli enti amministrativi territoriali. I numeri sulla malasanità sono stati forniti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, che in quanto organo ufficiale del Parlamento italiano, costituito con norma, è da ritenersi fonte autorevole. Eventuali rilievi e correzioni vanno eventualmente contestati alla commissione parlamentare e non al Tg1 che come gli altri organi d’informazione si limita a riportarli». «Inoltre, il dato secondo cui l’amministrazione siciliana abbia, a fronte di prestazioni meno efficienti, più addetti di altre regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna – conclude la direzione del Tg1 – costituisce una verità contenuta in decine di atti statistici ufficiali».

Redazione online 05 gennaio 2011 Fonte Corrire.it

Sostegno a Lombardo, malessere nel Pd

http://www.gds.it/

6 gennaio 2011

 

Genovese prende per la prima volta le distanze dal governo regionale e non esclude l’ipotesi di un referendum fra gli iscritti. E anche Lupo chiede maggiore collegialità e invita il governatore a “farsi garante dell’adeguata interlocuzione politica con gli alleati

di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. «Sì, c’è un malessere»: Francantonio Genovese, leader della corrente Innovazioni, prende per la prima volta le distanze dal governo Lombardo. E, l’uomo che più di tutti ha lavorato per l’accordo fra Pd e governatore, non esclude ora l’ipotesi di un referendum fra gli iscritti.

Sale la tensione all’interno della maggioranzahttp://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/141998/

Rassegna stampa

Pd, il commissariamento non ferma il referendum a Caltagirone

http://www.gds.it/

9.01.2011  

Seggi aperti per dare un parere sul sostegno a Lombardo. Aperti due seggi. Si vota fino alle 21

CALTAGIRONE. Il commissariamento disposto ieri dalla segreteria regionale del Partito democratico siciliano non ha fermato il referendum promosso dal circolo di Caltagirone del Pd sull’appoggio al governo di Raffaele Lombardo.

Come annunciato dagli organizzatori, infatti, questa mattina, sono stati aperti i due seggi, uno nel centro storico della città che diede i natali a don Luigi Sturzo e che dal 1992 elegge sindaci di centrosinistra, e nella zona nuova. La domanda alla quale potranno rispondere i circa 350 iscritti dal Pd, ma anche simpatizzanti e ragazzi che abbiano già compiuto 16 anni, è: “Può il Partito democratico continuare a sostenere il governo regionale di Raffaele Lombardo?”. Alle primarie per l’elezione del segretario del Pd siciliano, Giuseppe Lupo, votarono in 1.600. Un analogo referendum si è già svolto nell’Ennese, facendo registrare percentuali bulgare per il ‘no’ al sostegno al governo Lombardo. http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/142290/

Cracolici: bando sui precari da bloccare

http://www.gds.it/  
9.01.2011  

Il presidente del gruppo del Pd all’Ars: “Non si può creare una rete di lavoratori tra la pubblica amministrazione ed il cittadino bisognoso”

di GIORGIO VAIANA

PALERMO. A tutto tondo. Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Pd all’Ars, spazia a 360 gradi sui temi della politica regionale. Dai precari passando per l’esercizio provvisorio. Fino ai referendum del suo partito.

Onoreveole, partiamo da questo bando della discordia sugli stagisti del volontariato. Cosa ne pensa?
«Il bando era da bloccare assolutamente. Non possiamo immaginare nemmeno per scherzo che si crei una rete di lavoratori tra la pubblica amministrazione ed il cittadino bisognoso. Potrebbe aprire gli scenari per un meccanismo perverso in cui chi inizia a lavorare è in continua attesa. Dobbiamo parlare solo ed esclusivamente di lavoro. Quello vero, però».

http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/142280/

“Libero”. Apt Giarre – “Palermo manda gli ispettori”, e “Aspettando le elezioni la Sicilia imbarca altri 77mila dipendenti”ultima modifica: 2011-01-07T09:03:00+01:00da aldo251246
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