Melissa Bassi. Manganelli: “non c’entrano nè la mafia nè il Fai”

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Melissa Bassi

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7 giugno 2012

Benzinaio salentino confessa: mia la bomba

Il presunto attentatore di BrindisiFermato Giovanni Vantaggiato, 68enne di Copertino: ho pensato e costruito l’ordigno

Svolta nelle indagini sull’esplosione alla scuola Morvillo-Falcone dove il 19 maggio è stata uccisa la studentessa 16enne Melissa. L’uomo è stato incastrato da telecamere, auto e telefoni. Ancora dubbi su movente.

 di Paolo Melchiorre e Matteo Guidelli

LECCE – E’ lui. L’uomo che ha ucciso Melissa e ferito altre cinque studentesse, il killer che ha seminato il terrore in tutta Italia con una bomba davanti ad una scuola e riportato il Paese indietro di trent’anni, ha un volto e un nome: a 18 giorni dall’attentato, inquirenti e investigatori hanno fermato Giovanni Vantaggiato, sessantottenne titolare di un deposito di carburanti agricoli di Copertino, un paese in provincia di Lecce. Dopo nove ore d’interrogatorio, l’uomo, sposato con due figli, avrebbe fatto le prime ammissioni su elementi che non poteva negare e ammesso le sue responsabilità: “sì, quella bomba l’ho fatta io da solo. L’ho pensata e l’ho costruita“. La svolta nelle indagini arriva di prima mattina ed è lo stesso capo della polizia ad annunciarla, seppur in maniera molto vaga. Su Brindisi ho sentito tante sciocchezze, la mafia locale, terrorismo brigatista, Cosa Nostra. Ma non c’entrano nè la mafia nè gli anarco-insurrezionalisti del Fai – dice Antonio Manganelli agli allievi della scuola di polizia interforzeVai all’articolo

Rassegna stampa

Melissa Bassi e le sue compagne vittime di un vile messaggio

Melissa Bassi. Manganelli: “non c’entrano nè la mafia nè il Fai”ultima modifica: 2012-06-07T07:22:00+02:00da aldo251246
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