Rassegna stampa
30 agosto 2012
di Fabrizio Finzi
Il capo dello Stato non è “ricattabile”, non cambia idea sul ricorso alla Consulta e di fronte a “torbide manovre destabilizzanti” che stanno investendo il Quirinale chiama il mondo politico ed istituzionale a difendere “il corretto svolgimento della vita democratica“. Ecco l’ira fredda di Giorgio Napolitano – descritto oggi “determinato” come non mai a “tenere fermo il punto” – materializzarsi gelida e contundente, dopo un’agitata notte di riflessione, attraverso un comunicato durissimo che mostra come ormai, per il Colle, la misura sia colma. Toni da chiamata alle armi, quelli usati oggi da Napolitano, per difendere un’istituzione, la presidenza della Repubblica, che mai negli ultimi anni era finita come oggi sotto il fuoco incrociato di parti politiche diverse e di ‘media’ paradossalmente collocati su sponde opposte.
Immediata la sponda di palazzo Chigi, che mostra di non prendere sottogamba l’accerchiamento del Quirinale: sono “attacchi strumentali ai quali il Paese saprà reagire“, scrive Mario Monti in un messaggio di vicinanza al presidente a nome dell’intero Governo con il quale stigmatizza “le inaccettabili insinuazioni comparse sulla stampa”.
Cancellieri: grave intercettare Napolitano
31 agosto 2012
“Sono fatti inaccettabili, siamo di fronte ad una istituzione davanti alla quale tutti dobbiamo portare rispetto e considerazione”