“Lo strano caso di Umberto Postiglione: il prefetto presidente”

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Già prefetto di Palermo, Postiglione è diventato anche commissario della Provincia di Roma. Due stipendi per due incarichi impossibili da svolgere insieme

Umberto Postiglione, doppio incarico: provincia a Roma, prefetto a Palermo. Umberto Postiglione porta a casa, ogni mese, 8505 euro e 47 centesimi, a cui va aggiunto lo stipendio da prefetto di Palermo.

Fonte http://www.romatoday.it

Redazione18 Marzo 2013

Roma e Palermo: due città distanti 993 km. Il buon senso suggerirebbe, quindi, che è impossibile, o quanto meno molto difficile, avere contemporaneamente un lavoro nella Capitale e uno nel capoluogo siciliano. La politica, però, è maestra nel fare diventare possibile l’impossibile. E così accade che Umberto Postiglione sia, allo stesso tempo, prefetto di Palermo e commissario staordinario della Provincia di Roma. A fare notare la situazione è Sergio Rizzo, con un articolo sul “Corriere della Sera“. 

IL CASO PROVINCIA – Tutto comincia tre mesi fa, quando Zingaretti, ora governatore del Lazio, si dimette. In attesa delle nuove elezioni, la Provincia di Roma viene affidata proprio ad Umberto Postiglione. Poi il decreto “salva Italia” decide che i Consigli Provinciali non sono più organi eletti dai cittadini, ma nominati dai Comuni. La legge, però, non diventa mai operativa, dato che non è stata ancora approvata. Ad aiutare tutti a ristabilire l’ordine, si fa per dire, ci pensa il riassetto delle province. Dal 2014, infatti, la Provincia di Roma dovrebbe scomparire per lasciare il posto all’Area metropolitana. Anche qui, però, non è tutto chiaro. Quale saranno i confini geografici del nuovo ente non è dato sapersi, nè tanto meno il provvedimento è stato approvato dal Parlamento. La confusione, insomma, regna sovrana.

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IL DOPPIO IMPEGNO – E, con ogni probabilità, regnerà sovrana anche nella vita di Umberto Postiglione. Fare 993 km per dividersi fra gli impegni siciliani e quelli capitolini non è assolutamente facile e lui stesso ha confessato, al “Corriere”, di non sapere “fino a quando potrà reggere questo doppio stress”. Il problema è che, senza mettere in dubbio le grandi capacità di Postiglione, è difficile svolgere contemporaneamente due lavori in città così distanti. Il rischio è che si finisca per farli male entrambi. O, ben che vada, farne seriamente uno e trascurare l’altro. Nemmeno la tecnologia, che si è limitata per ora a mail, fax e cellulari, può regalare a Postiglione l’ubiquità . E allora diventano ‘necessari’ quattro subcommissari prefettizzi. 

 

LE CIFRE – Subcommissari che, naturalmente, non lavorano gratis. Il sito internet della Provincia di Roma, come previsto dall’ultima legge sulla trasparenza dei costi della politica, parla chiaro.Umberto Postiglione porta a casa, ogni mese, 8505 euro e 47 centesimi, a cui va aggiunto lo stipendio da prefetto di Palermo. Poco dietro, il subcommissario vicario, Clara Vaccaro che guadagna i suoi bei 6379 euro e 10centesimi. Più ‘poveri’ gli altri tre sub, Paola Berardino, Antonio Colaianni e Giuseppe Marani a cui spettano 5.528 euro e 55 centesimi. Fare i conti è facile: i quattro vice più il presidente commissario ‘costano’ alla Provincia di Roma 31470 euro e 22 centesimi. Mica male per un ente che non dovrebbe più esistere.

“Lo strano caso di Umberto Postiglione: il prefetto presidente”ultima modifica: 2013-06-24T12:09:00+02:00da aldo251246
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