“I(m)prenditori 2”. Crac Amato, soldi in pasta & bancarotta

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Dopo aver letto lo sviluppo giudiziario della vicenda, non rimane altro che tanto amaro in bocca, in un momento in cui in Italia l’accesso al credito è un miraggio, le imprese chiudono i battenti e al peggio gli imprenditori onesti si suicidano. Ancora una volta emerge il fallimento della politica e dei sistemi di controllo affetti spesso da strabismo e distrazione

Buona lettura

KLICCA Monte dei Paschi di Siena: nuova indagine sui rapporti fra banca e politica

KLICCA “Mps, nazionalizzazione dietro l’angolo”

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Nel crac del pastificio Amato c’è anche Mps: indagati Mussari, Ceccuzzi e Del Mese

L’accusa dei pm: concorso in bancarotta fraudolenta. Avvisi anche per i vertici della Banca della Campania

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2  settembre 2013

Felice Naddeo

SALERNO – La Procura della Repubblica di Salerno ha chiuso le indagini sul fallimento del pastificio Amato per lo stralcio che ha riguardato i rapporti tra i vertici dell’azienda salernitana e i vertici del Montepaschi di Siena. Gli uomini della Guardia di Finanza stanno notificando gli avvisi di garanzia a 14 indagati. Tra loro c’è l’ex presidente Mps, Giuseppe Mussari, il presidente della commissione Finanze della Camera nella passata legislatura, il deputato Paolo Del Mese, e l’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi.

I pm contestano ai vertici dell’istituto di credito – che concesse al pastificio un mutuo di 19 milioni di euro insieme a Mps senza adeguate coperture finanziarie – di aver concorso al fallimento della Amato spa poiché, pur nella consapevolezza dello stato di dissesto economico, «ne hanno aumentato l’insolvenza con operazioni dolose di erogazione di credito».

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2  settembre 2013

I tre sono accusati di concorso in bancarotta fraudolenta. Nel mirino della magistratura anche alcuni manager bancari e professionisti coinvolti nel crac Amato come i l direttore generale e i componenti del consiglio di amministrazione della Banca della Campania. I pm contestano ai vertici dell’istituto di credito – che concesse al pastificio un mutuo di19 milioni di euro insieme a Mps senza adeguate coperture finanziarie – di aver concorso al fallimento della Amato spa poiché, pur nella consapevolezza dello stato di dissesto economico, «ne hanno aumentato l’insolvenza con operazioni dolose di erogazione di credito».

Le operazioni finanziarie, inoltre, sarebbero state «poste in essere in violazione della vigente normativa bancaria in quanto realizzate in assenza di fatture e sulla base di assegni post datati, tratti a garanzia della erogazione». Per Mussari, Ceccuzzi e Del Mese, i magistrati contestano la concessione di un finanziamento finalizzato all’operazione di spin off immobiliare mediante la vendita dell’ex sede del pastificio. Felice Naddeo 02 settembre 2013 Vai all’articolo

Rassegna stampa

UE. Truffe & I(m)prenditori. Sequestrati 24 milioni

“I(m)prenditori 2”. Crac Amato, soldi in pasta & bancarottaultima modifica: 2013-09-05T11:56:00+02:00da aldo251246
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