SONDAGGIO CHOC, PER I GIOVANI LA MAFIA E’ PIU’ FORTE DELLO STATO


Immagine tratta da http://www.rosariolivatino.splinder.com

“Mi chiedo che governo, che Parlamento siano mai questi in cui chissà quanti deputati devono la loro elezione alla Mafia e sono lì, nei Palazzi, per impedire che lo Stato la combatta. Mi chiedo cosa ci sia di comune fra giudici come Giovanni Falcone, come Livatino (…) e giudici che hanno cassato per futili, offensivi difetti di forma più di trecento sentenze e non si accorgevano che nella Suprema Corte c’era un informatore della Mafia, non si chiedevano come nei covi dei più noti mafiosi si trovassero delle agendine con i numeri segreti di alcuni alti magistrati…”
Giorgio Bocca, la Repubblica (23 maggio 1992)
tratto dal sito http://www.rosariolivatino.splinder.com
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PALERMONel giorno in cui per ricordare Pio La Torre tutti si preoccupano di indicare una strategia piu’ efficace e piu’ mirata nella lotta alla mafia, un’indagine rivela che tra i giovani di Palermo serpeggiano pessimismo e diffidenza. Addirittura allarmante il giudizio secondo il quale la mafia sarebbe piu’ forte dello Stato.
I dati che svelano una percezione cosi’ inaspettata vengono snocciolati dagli stessi autori della ricerca, coetanei degli intervistati, dal palco del teatro Politeama dove siedono tra gli altri il ministro Giuliano Amato, il presidente della Commissione antimafia Francesco Forgiane, il procuratore di Palermo Francesco Messineo. Emanuela Sala e Laura Magna, seduti accanto a loro, spiegano che nella loro scuola, il liceo classico ’’Giovanni Meli’’, alcuni studenti coordinati dai professori Isabella Albanese e Fabio D’Agati hanno promosso un sondaggio tra i compagni divisi in due gruppi: uno ’’sperimentale’’ e l’altro di ’’controllo’.

In tutto 173 ragazzi ma con una maggiore rappresentanza femminile (il 60 per cento circa).

by ANSA 29.04.2007

Tra le domande ce n’era una che si proponeva di definire il modo in cui i giovani del campione si pongono davanti allo Stato e a Cosa nostra. E’ piu’ forte l’uno o l’altra? E’ piu’ forte la mafia, ha risposto il 66,7 per cento del gruppo ’’sperimentale’’ e addirittura il 71,9 di quello di ’’controllo’’.

Continua alla sezione “Giustizia” sul sito http://www.la-tua-voce.it
29.04.2007

by ANSA |
 
14-05-2007 @ 532
Campobasso, in manette poliziotti e carabinieri
 

Ordinanza di custodia cautelare anche per un avvocato

Campobasso 14 mag. Adnkronos/Ign– Tra gli arrestati, nove in tutto, il comandante provinciale dell’Arma del capoluogo molisano e il comandante della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri presso la Procura di Larino. I reati vanno dall’associazione per delinquere alla truffa, dal falso alla rivelazione del segreto d’ufficio.
Sono questi i reati che hanno portato oggi all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare a Campobasso nei confronti di poliziotti e carabinieri.
Ad essere colpiti da misura cautelare, oltre al comandante provinciale dell’Arma di Campobasso, Maurizio Coppola, un maresciallo dell’Arma che prestava servizio fino a poco tempo fa nella compagnia di Termoli (Campobasso), il comandante della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri presso la Procura di Larino, quattro agenti di polizia giudiziaria in servizio al Tribunale di Larino, due carabinieri di Campobasso, l’ex comandante della polizia municipale di Termoli e un avvocato del Foro di Termoli-Larino.
Le ordinanze di custodia sono state eseguite all’alba nell’ambito dell’inchiesta già avviata e denominata “Black Hole”.
I reati ipotizzati farebbero riferimento a episodi di favoreggiamento e intralcio alla malasanità nel basso Molise che, l’anno scorso, coinvolse anche l’ex sindaco di Termoli ed ex deputato dell’Udc, Remo di Giandomenico.
A coordinare le indagini il procuratore della Repubblica Nicola Magrone.

by fonte: Adnkronos/Ign | 13:47 |
 
11-05-2007 @ 791
Mafia. Bruno Contrada condannato a 10 anni
 

Dopo circa 31 ore di Camera di consiglio, i giudici della Corte d’appello di Palermo, presieduta da Salvatore Scaduti, hanno confermato la sentenza di condanna a 10 anni di reclusione emessa nell’aprile 2002 nei confronti dell’ ex funzionario del Sisde Bruno Contrada, 76 anni.
L’accusa: concorso esterno in associazione mafiosa.
Contrada, presente in aula, ha assistito alla lettura del dispositivo insieme ai suoi avvocati. “Quello che e’ accaduto stasera non e’ riferibile a fatti criminali ma a un problema politico. Noi non ci sentiamo sconfitti, ma trafitti per la decisione dei giudici”. Cosi’ Pietro Milio, uno dei difensori di Bruno Contrada. “In Italia negli ultimi 10 anni non e’ cambiato nulla e credo che molte cose brutte si vedranno in futuro. La politica a tutto cio’ deve dare una risposta”.
Contrada, fu arrestato il 24 dicembre 1992, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Contro di lui le accuse dei collaboratori di giustizia Gaspare Mutolo, Tommaso Buscetta, Giuseppe Marchese e Rosario Spatola. Per i pentiti l’ex poliziotto avrebbe colluso con i boss mafiosi.

by ANSA | 19:59 |
 
30-04-2007 @ 739
BERTINOTTI: LA MAFIA SI VINCE UNITI
 

PALERMO“E’ necessario ricordare ed onorare chi ha perso la vita, ma è l’unità che fa la forza contro la mafia.L’unità del popolo con le istituzioni repubblicane, con le organizzazioni democratiche, con i corpi della Repubblica”:lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti commemorando Pio La Torre nel luogo in cui il segretario regionale del PCI venne ucciso 25 anni fa insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo.
Bertinotti ricorda quindi i “due figli dello Stato che hanno pagato con la vita il loro impegno politico ed istituzionale”, e ribadisce come “non si può immaginare la rinascita della Sicilia e del Mezzogiorno se non si sconfigge la mafia definitivamente”.
Bertinotti, poi, punta il dito contro i “servitori infedeli dello Stato che hanno permesso alla mafia connivenze. Connivenze che hanno fatto spesso segnare terribili vittorie”. Contro di queste, afferma, ” serve un impegno civile e di riforma. Speriamo che questa Sicilia – dice – non abbia più bisogno di eroi.
Perché questo accada ci vuole unità e coerenza. Unità della Repubblica che recida legami sbagliati e popolo che sostenga la rinascita e la liberazione di questa terra”.

GIOVANI DENUNCINO MA FACCIANO LA LORO PARTE
“Ai giovani dico: denunciate ma non dimenticate che ciascuno deve fare la propria parte. E’ quello che dobbiamo a quanti anche sacrificando la loro vita ci hanno dato la possibilità di vivere in un Paese democratico”.
Lo ha detto il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, intervenendo con i segretari di Cgil, Cisl e Uil ad una conferenza sul 60/mo anniversario della Strage di Portella della Ginestra.
Bertinotti ha indicato ai giovani l’esempio di Pio La Torre, a cui “anche nei momenti più difficili non è mai venuta meno l’idea della necessità che ciascuno debba fare la propria parte nella lotta contro la mafia”.
Una lezione, quella di La Torre, che vale “per oggi e per domani, e che si basa sulla convinzione che la lotta alla mafia non si combatte in un solo luogo, ma in tutti i luoghi in cui la società è organizzata.
Lo si fà nella società civile, nella consapevolezza che la mafia rappresenta un impedimento alla capacità di liberazione. Anche quando – puntualizza – ti offre un posto di lavoro”.
Insomma, il presidente della Camera auspica un’anticamera che viva “nella presenza dell’uomo d’ordine e nella costruzione di popolo”. E per la quale serve l’unità “pur tenendo presente il terreno delle diversità”.
“Come tutte le grandi lotte – spiega – quella alla mafia richiede una strategia, che si costruisce anche attraverso elementi di conflitto, purché puntino all’obiettivo finale”.

by fonte: ANSA | 18:45 |
SONDAGGIO CHOC, PER I GIOVANI LA MAFIA E’ PIU’ FORTE DELLO STATOultima modifica: 2007-04-29T21:10:00+02:00da aldo251246
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