Il processo a Mori rimane a Palermo

Respinta la richiesta dei legali del generale accusato di favoreggiamento
Mori, intanto, ha ricevuto un nuovo incarico dal Comune di ROMA. Andrà a dirigere un ufficio che si occuperà dell’attuazione del Patto per Roma Sicura

Tratto dal “Giornale di Sicilia”
Mercoledì 16 Luglio 2008

PALERMO. Non verrà trasferito in altra sede giudiziaria il processo che si sta celebrando a Palermo a carico del Prefetto Mario Mori, ex comandante del Ros dei carabinieri e del colonnello Mauro Obinu, entrambi accusati di favoreggiamento a Cosa nostra nell’ambito del mancato arresto del boss latitante Bernardo Provenzano.

È quanto hanno deciso i giudici di Palermo nell’udicenza che si è tenuta ieri mattina al al Palazzo di giustizia, rigettando così la richiesta dei difensori di Mori e Obinu, avanzata nell’ ultima udienza. Secondo l’accusa, Mori e Obinu non avrebbero ordinato nel ’95 l’operazione che avrebbe potuto portare alla catturtta dell’allora capo di Cosa nostra, su indicazione del pentito Luigi Ilarda, in seguito ucciso.
Sempre i giudici hanno accolto le richieste dei pm Nino Di Matteo, Antonio Ingroia e Domenico Gozzo di sentire i pentiti di mafia Nino Giuffrè e Giovani Brusca.
In aula anche Massimo Ciancimino, per il quale nei giorni scorsi la Procura ha chiesto la scorta. Il processo è stato rinviato al 16 settembre, dopo le ferie estive, per l’inizio della dell’istruttoria dibattimentale.
Mori, intanto, ha ricevuto un nuovo incarico dal Comune di ROMA. Andrà a dirigere un ufficio che si occuperà dell’attuazione del Patto per Roma Sicura, accoglienza dei rifugiati politici e decoro urbano. La struttura farà capo al responsabile, ancora non formalmente nominato, ovvero il generale dei Carabinieri Mario Mori, già direttore del Sisde.
Sarà divisa in uffici operativi gestiti da dirigenti scelti tra personale già interno all’amministrazione capitolina e sarà funzionante, probabilmente, da metà del mese di settembre. Tra i compiti operativi dei nuovo dipartimento ci sarà l’attuazione del Patto per Roma Sicura che sarà gestito da un apposito ufficio; un’ altra struttura, che probabilmente sarà di responsabilità dello stesso Mori, si occuperà di monitoraggio del territorio fungendo da organo di proposta progettuale con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza.
Al dipartimento farà capo un ufficio per il decoro urbano, che si occuperà degli aspetti operativi sul teritorio in stretto contatto con il dipartimento capitolino già esistente che continuerà a curare la parte amministrativa. L’ufficio extra dipartimentale per la sicurezza gestirà, inoltre, i 27 milioni per i rifugiati politici e richiedenti asilo.

Giornale di Sicilia”
Mercoledì 16 Luglio 2008

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