Csm contro il giudice Blumetti, «incapace di organizzare il lavoro»

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Fonte immagine http://www.diariodelweb.it/Articolo/Italia/?d=20090409&id=79331

RECORD DI 365 SENTENZE IN RITARDO, TRA MARZO 2003 E SETTEMBRE 2008

Tratto da http://milano.corriere.it/milano

9 maggio 2009

di  Dino Martirano

Centinaia di sentenze in ritardo: sospeso

Provvedimento disciplinare del Csm contro il giudice Blumetti, «incapace di organizzare il lavoro»

«Quello del giudice Blumetti è un caso disperato», ha commentato un consigliere del Csm

Un altro giudice in ritardo nel deposito delle sentenze è stato sospeso in via cautelare dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura che, dal 2007, ha quasi raddoppiato le condanne nei confronti delle toghe. Dopo la rimozione del giudice Edi Pinatto (impiegò 8 anni per depositare la sentenza di un processo di mafia), a Palazzo dei Marescialli è arrivato il caso del giudice Giuseppe Maria Blumetti in forza alla VI sezione civile del tribunale di Milano: il magistrato, dal 25 marzo 2003 al 15 settembre 2008, ha raggiunto il record di 365 sentenze depositate in ritardo come rilevato nel rapporto inviato dagli ispettori ministeriali al Guardasigilli il 13 febbraio 2009. Il processo disciplinare di merito a carico del dottor Blumetti si svolgerà il 16 ottobre. Tuttavia, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha chiesto e ottenuto dalla «disciplinare» presieduta da Nicola Mancino la sospensione cautelare dallo stipendio e dalle funzioni (con collocamento fuori ruolo) del giudice già condannato per lo stesso motivo nel 2007 e inutilmente richiamato dal presidente della VI sezione civile, Anna Maria Vanoni.

Secondo il ministro, che ha esercitato l’azione disciplinare il 21 maggio, il giudice Blumetti «ha violato i doveri di diligenza e laboriosità». Tra il 2003 e il 2008, scrive il ministro, «ha omesso infatti di rispettare i termini di deposito di 365 sentenze civili (di cui 234 non ancora depositate alla data dell’inizio dell’ispezione)». In 251 casi, il ritardo è superiore a 1 anno, in 39 casi a oltre 3 anni con punte di 5, senza contare le 91 ordinanze civili arrivate oltre il limite di tempo massimo. Tali ritardi, ha concluso Alfano, «non sono giustificati e sono, comunque, sintomatici di interesse e di inadeguata capacità di organizzazione del proprio lavoro». Mentre il presidente della VI sezione, Vanoni, il 3 novembre del 2008 aveva riferito nella sua relazione di «una situazione deprecabilissima, anzi indegna… cui, in ogni modo, finora l’organo disciplinare non ha saputo porre alcun rimedio sanzionatorio». 

«Quello del giudice Blumetti è un caso disperato», ha commentato un consigliere del Csm che non fa parte della disciplinare. L’incolpato, infatti, dopo un lungo periodo di ferie-aspettativa ha ripreso servizio solo il 22 aprile attribuendo la sua scarsa produttività a gravi motivi famigliari e di salute. In poco più di un mese, Blumetti ha comunque depositato 116 delle 234 contestate a ottobre del 2008. E ora — secondo il suo difensore, il sostituto procuratore generale Gian Luigi Fontana — «tutto ciò denota che non è assolutamente prevedibile che il dottor Blumetti non possa sanare l’arretrato anche usufruendo del prossimo periodo feriale: anzi è prevedibile il contrario».

Dino Martirano
09 giugno 2009

Csm contro il giudice Blumetti, «incapace di organizzare il lavoro»ultima modifica: 2009-06-09T21:27:00+02:00da aldo251246
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