Stato e mafia: la trattativa c’è stata

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Georgofili, le immagini

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Papello e pizzini sembrano assurgere, in questi ultimi giorni, ad emblema di un alibi per tutte quelle coscienze silenti che dopo le stragi del ’92 e del ’93, e con buona probabilità anche prima, hanno preferito assopire il dovere etico e professionale, insieme a quello morale e civile, anziché denunciare e agire tempestivamente per evitare lo spreco delle vite umane e del patrimonio investigativo di uomini giusti e liberi dal compromesso.

Ci volevano davvero degli ingialliti foglietti di carta manoscritti per dire che negli anni di mani pulite, della corruzione dilagante, del proliferare delle mafie nel settore economico e finanziario, alcuni uomini investiti di grandi responsabilità di controllo e amministrazione della giustizia preferivano il quieto vivere, piuttosto di dire il proprio “NO”, al vile accordo che poi è divenuto pericolosa convenzione politica e amministrativa in tutto il Paese?

La risposta è nelle parole dolorosamente cariche di verità di Giovanna Maggiani Chelli, che si fa portavoce di quella verità che è tale perché vissuta giorno dopo giorno, sulla strada che deve portare alla “giustizia completa” per le vittime di un ingranaggio costruito dal tornaconto e dalla convenienza di chi ha anteposto il potere personale all’esercizio democratico dei ruoli, e, soprattutto al rispetto del vivere civile.

 

Riceviamo & Pubblichiamo

 

Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)

19 ottobre 2009

Le belle parole del Procuratore Grasso al TG3 per noi purtroppo sono amare come il fiele.
Intanto perché troppe bugie abbiamo ascoltato in questi anni,mentre cercavamo giustizia completa per la morte dei nostri parenti, e perché le conseguenze delle quali il PNA parla oggi con grande semplicità, noi le abbiamo pagate tutte e senza sconti.

Stato e mafia: la trattativa c’è stataultima modifica: 2009-10-26T09:51:00+01:00da aldo251246
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