Baldassare Bonura: remissione di querela a suo carico

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Pubblichiamo la comunicazione inviata da Baldassare Bonura al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007, nella quale, tra i fatti gravissimi esposti oggetto delle denunce sporte, si rendeva noto il pressing giudiziario subito dopo le denunce.

Infatti Bonura è stato denunciato nel settembre 2006, in curiosa coincidenza temporale con il procedimento aperto presso la Procura della Repubblica di Palermo in cui era invece parte offesa, per “diffamazione a mezzo stampa” per aver postato un commento su un blog locale in cui si riportavano peraltro fatti e nomi pubblicati da giornali e siti giornalistici siciliani e nazionali.

Inoltre Bonura, in una precedente comunicazione allegata alle denunce, aveva già preannunciato nel 2006 al Presidente Napolitano che da lì a poco sarebbe stato additato come calunniatore con l’intento chiaro di delegittimarne le verità documentali raccolte in 25 anni di denegata giustizia. Difatti puntuale è arrivata la denuncia, tra l’altro stranamente inoltrata da un terzo assistito allora dallo stesso studio legale difensore dei soggetti a sua volta denunciati da Bonura, tra cui terzi contigui ad ambienti mafiosi o già condannati per concorso esterno.

Alla denuncia sporta contro Bonura è seguito nonostante la richiesta di archiviazione del Pm il rinvio a giudizio coatto del Gip, e poi, dopo due anni circa di udienze tenute presso la Procura della Repubblica di Udine, improvvisamente la parte offesa, non presente alle ultime tre udienze, lo scorso febbraio ha ritirato in corso di giudizio la querela, dopo che Bonura a sua difesa aveva fornito tramite il proprio legale copiosa documentazione insieme all’elenco dei testi tra cui giornalisti e collaboratori di giustizia. Ancora di più appare strano il fatto che la suddetta denuncia sia stata fatta proprio da un soggetto e assistita proprio da uno studio legale che insieme sarebbero impegnati nell’antimafia.

E’ ormai palese come, tra richieste di archiviazione, oggi addirittura 5 sullo stesso procedimento, che puntualmente costellano le indagini sulle denunce di Bonura da 25 anni !, e le denunce a suo carico del tutto pretestuose e prive di fondati rilievi penali, si stia cercando con ogni mezzo, ivi comprese minacce a atti intimidatori, di scoraggiare il Bonura affinché retroceda dalle azioni legali intraprese e che proseguiranno a difesa dei propri diritti per fondati motivi di denegata giustizia presso le sedi giudiziarie competenti.

Redazionelatuavocelibera.myblog.it

 

A S. Ecc.za Ill.ma

Il Signor Presidente della Repubblica

Palazzo del Quirinale

ROMA

Con la presente il sottoscritto Baldassare Bonura, ….Omissis …Omissis…..allega nuova documentazione comprovante i gravissimi fatti denunciati a Codesta Spett. le Procura della Repubblica con esposto inviato in data 25/09/2006, accaduti nell’Ufficio del P.M. …..Omissis della Procura della Repubblica di Palermo.

Si comunica, a conferma di quanto da me denunciato in data 25 settembre 2006, a Codesta Procura della Repubblica, in merito all’archiviazione preannunciatami dal Procuratore aggiunto …Omissis …nel corso di un colloquio informale nel suo ufficio, che in data 11/10/2006 alle ore 16.50. così come previsto, mi è stato notificato avviso di richiesta di archiviazione da parte dello stesso P.M. Omissis del proc. N. … archiviazione pronosticata dopo il mio diniego alla profferta fattami, il giorno 21/09/2006 nel suo ufficio, di accordarmi con la società aggiudicataria dell’immobile di cui mi si attribuiva la titolarità da me invece denunciata nella persona dell’amministratore. Alla luce di quanto accaduto sporgerò denuncia ad libitum sino a quando si farà chiarezza nelle sede giuridiche opportune.

Si denuncia altresì che lo stesso P.M. nel dispositivo di archiviazione sorvola sul colloquio informale avvenuto con il sottoscritto nello stesso giorno in cui venivo convocato presso l’ufficio della polizia giudiziaria del tribunale di Palermo e di cui è stata fatta comunicazione tempestiva a Codesta Spett.le Procura.

 

Pur confermando con la presente assoluta solidarietà e stima a tutti quei magistrati che invece operano con grande onestà nell’esercizio istituzionale delle loro funzioni e quindi al nuovo Procuratore Capo della Repubblica di Palermo, il sottoscritto, a seguito del colloquio informale avvenuto, a seguito di un’archiviazione così tempestiva e preannunciata e dopo un’indagine così veloce per un caso così importante per i soggetti che vi ruotano attorno, considerato ancora che il dott. …Omissis ricopriva la stessa carica di Pubblico ministero nel procedimento precedente …..Omissis,,,, archiviato, il sottoscritto chiede …Omossis…. Ormai tutto è chiaro e quello che è accaduto è la conferma che a Palermo gli imprenditori in odor di mafia e gli avvocati usi a trattative illecite all’ombra della legalità, trovano protezione presso le sedi giudiziarie per mezzo di giudici compiacenti.

E’ contro tutto questo che sto lottando da più di venti anni, e sebbene sia sinceramente convinto che con il Dott. Omissis… si sia svoltato verso una giustizia più trasparente, nel Tribunale di Palermo si è ben lungi purtroppo dall’aver scalzato quello zoccolo duro che oggi siede negli uffici al posto di uomini come Chinnici, Falcone e Borsellino.

Con quanto da me testimoniato, si è compiuto l’ultimo atto di una tragedia annunciata: per non aver accondisceso al patto scellerato con la mafia oggi, nei fatti, sono uno dei tantissimi imprenditori che ha perso tutto, e che ancora spera di ottenere giustizia. Giustizia è stata la mia risposta al Procuratore aggiunto …..Omissis.

Alla luce dei fatti accaduti attorno a tale vicenda con la presente il sottoscritto conferma di ritenersi facile bersaglio di tutti i soggetti dallo stesso denunciati sino ad oggi nella persona del ….Omissis…..e del …Omissis….. . Proprio in virtù del fatto che trattasi di soggetti che rivestono cariche pubbliche ed istituzionali, il sottoscritto ritiene di essersi esposto a sin troppo facili congetture, e ad un pressing giudiziario ai limiti della persecuzione il cui intento ormai chiaro è quello di farlo passare per “calunniatore”.

Eppure il sottoscritto ritiene di avere agito nel pieno rispetto delle regole e delle forze dell’ordine, ed essendo egli stesso figlio del fu Giovanni Bonura Comandante della Terza Armata di Padova ha chiara coscienza del valore civico e civile dell’Arma dei Carabinieri e degli organi istituzionali che sono stati debitamente informati.

Il fatto che adesso il sottoscritto denunciante si trovi ad essere “indagato” per “diffamazione a mezzo stampa” non è altro che la chiusura di quel cerchio di ambiguità e interessi che gli hanno tolto proprietà e diritti, compreso adesso quello di poter esporre fatti, documenti e verità che, come si vede, a Palermo è meglio sottacere, o al più patteggiare con “pochi maledetti e subito” (cito testualmente le frasi che in via colloquiale mi sono state rivolte da un magistrato della Procura della Repubblica di Palermo, e sulle quali sono disposto a confrontarmi serenamente con il P.M. …Omissis…. in sede appropriata).

Il paradosso è che tutto questo è la conseguenza del coraggio che il sottoscritto ha avuto nel denunciare con nome e cognome soggetti in indubbio odor di mafia, tra cui l’imprenditore Giuseppe Montalbano condannato a sette anni e sei mesi per mafia e ritenuto “soggetto pericoloso”, mettendo a rischio la propria incolumità; fatto che comunque ha lasciato indifferente persino il Prefetto ……Omissis….., che ha ritenuto opportuno sorvolare su documenti e reati esposti con dovizie di particolari e da indagini svolte anche dallo stesso giudice Paolo Borsellino e dal GI.CO della Finanza di Palermo.


In fede

Baldassare Bonura

Baldassare Bonura: remissione di querela a suo caricoultima modifica: 2010-03-18T22:31:00+01:00da aldo251246
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