Tra colpi messi a segno anche rapina in casa gioielliere
Fonte APCOM
8 maggio 2010
Napoli, (Apcom) – Gli altri due arrestati sono Pasquale Di Palma, 53 anni, e Leonardo Sportiello, 37enne. Un quarto complice, anch’egli identificato, è attualmente ricercato.
La rapina ai danni del gioielliere si consumò dopo che un finto carabiniere suonò al citofono dell’abitazione del commerciante. Una volta aperta la porta, l’uomo si vide presentare un uomo in divisa accompagnato da altre tre persone in abiti civili. I presunti militari, esibendo un foglio di carta con intestazione ‘Carabinieri’ informarono il gioielliere che dovevano eseguire la perquisizione della sua abitazione senza, però, spiegarne il motivo. La vittima, preoccupato per la moglie incinta e per il figlio di quattro anni che dormivano in casa, fece entrare il gruppo senza esitazione, notando però, che gli uomini in borghese avevano le mani coperti da guanti in lattice. Terminata la finta perquisizione il gioielliere si accorse che da un comodino della camera da letto, dove aveva rovistato il finto militare, erano spariti un orologio Rolex del valore di 5.800 euro, una coppia di gioielli in oro e brillanti di 3mila euro, due collane in oro di 4mila euro ciascuna di valore e 3 anelli in oro giallo con rubini di circa 3mila euro ognuno.
I poliziotti della sezione antirapina hanno accertato che l’uomo vestito da carabiniere era Pasquale Di Palma mentre gli altri sono stati riconosciuti, sia in fotografia che di persona, dalla vittima e sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, presso l’abitazione di Di Palma, sono state rinvenute tre tessere contraffatte della Guardia di finanza, la riporduzione della placca dei carabinieri e una pistola giocattolo.
Napolitano su Ustica: ci furono intrighi internazionali
Fonte ANSA
8 maggio 2010
Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo. Il capo dello Stato chiede verità e giustizia sulle stragi. Alfano assicura: “Siamo vicini alle famiglie, faremo di tutto”. Ass. parenti: grande conforto dal presidente. Il capo dello Stato ha detto che nella strage di Ustica oltre ad “intrecci eversivi, ci furono anche intrighi internazionali che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati all’accertamento della verità”.
Napolitano ha sollecitato il governo “a sciogliere i nodi che rendono ancora incerto e precario l’insieme dei diritti pur riconosciuti per legge a chi é sopravvissuto e ai familiari delle vittime del terrorismo”. Lo ha detto raccogliendo l’appello a chiarire questo punto fatto pubblicamente da Sonia Zanotti, sopravvissuta alla strage della stazione di Bologna con ferite invalidanti. La legge è stata interpretata, ha detto la Zanotti, in modo restrittivo, è difficile ottenere il trattamento pensionistico, si rischia veder sacrificati i diritti sanciti per legge. Napolitano le ha espresso solidarietà e ha detto “siamo accanto a lei come a tutti coloro le cui vite sono state spezzate da quell’inferno del 2 agosto 1980”.
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