A Taranto un magistrato arrestato per concussione, avrebbe compiuto «atti contrari ai doveri d’ufficio», consentendo la gestione di un bar completamente abusivo perchè privo di autorizzazioni amministrative ed edilizie.
Giornale di Sicilia
12 novembre 2010
POTENZA. Ai domiciliari il pm Di Giorgio: gli vengono contestati 4 episodi
TARANTO
Il pm della Procura del Tribunale di Taranto Matteo Di Giorgio è stato arrestato dai carabinieri di Potenza con l’accusa di concussione. Il magistrato, ex ufficiale di Marina, si trova ai domiciliari: in passato aveva subito 3 attentati intimidatori. Le indagini sono state coordinate dal pm Laura Triassi della Procura di Potenza (competente sui magistrati di Taranto). Nella stessa inchiesta i militari hanno notificato la misura del divieto di dimora nel Comune di Castellaneta nei confronti di Giovanni Coccioli, 48 anni, di Castellaneta, e di Agostino Pepe, 37 anni, dipendente dell’azienda sanitaria locale di Taranto.
Sono 4 gli episodi contestati a Di Giorgio. Secondo l’accusa, «abusando della sua qualità di pubblico ministero», per motivi politici avrebbe minacciato un consigliere comunale di Castellaneta, costringendolo a sottoscrivere le proprie dimissioni, così determinando lo scioglimento del consiglio comunale. Nel secondo episodio contestato, Di Giorgio, sempre secondo l’accusa, avrebbe intimorito un imprenditore del luogo prospettando che senza un suo intervento presso un altro collega, titolare di indagini, sarebbe stato sequestrato l’intero villaggio residenziale di sua proprietà.
Il magistrato viene inoltre accusato di aver indotto, nel corso di indagini, una vittima di usura ad opera di un suo parente a non denunciarlo quale usuraio. Infine, in concorso con amministratori e dirigenti del Comune di Castellaneta, nonchè con Coccioli e Pepe, avrebbe compiuto «atti contrari ai doveri d’ufficio», consentendo la gestione di un bar completamente abusivo perchè privo di autorizzazioni amministrative ed edilizie.