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MAFIA
La rivelazione di un pentito.
C’è una talpa alla procura
Il collaboratore di giustizia Salvatore Giordano ha raccontato in aula di avere ricevuto da un uomo della procura un dvd di immagini riprese dalla polizia. Quel documento avrebbe dovuto portarlo ai familiari dei boss Lo Piccolo
8 gennaio 2011
Il collaboratore di giustizia Salvatore Giordano rivela l’esistenza di una talpa che, dall’interno della procura di Palermo, gli avrebbe fornito un video contenente le immagini del matrimonio di Claudio Lo Piccolo, uno dei figli del capomafia palermitano erede della leadership di Provenzano, Salvatore Lo Piccolo. La vicenda è stata raccontata dal pentito, ex pescivendolo dello Zen, durante la sua deposizione al processo d’appello “Addiopizzo“.
Rispondendo alle domande dei difensori degli imputati, Giordano ha sostenuto di avere ricevuto il dvd contenente le immagini girate di nascosto dalla polizia al matrimonio di Lo Piccolo jr, incensurato ma fratello dei due boss Sandro e Calogero: “Me lo hanno fatto avere per consegnarlo ai Lo Piccolo“, ha spiegato, aggiungendo che a darglielo sarebbe stato “un signore che lo ha preso dentro la procura, dice lui”. In aula Giordano non ha nemmeno nascosto di leggere i giornali e di aggiornarsi su Internet.
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LEGGI Baldassare Bonura. INTERVISTA DENUNCIA
04/09/2010
klicca http://latuavocelibera.myblog.it/archive/2010/09/04/baldassare-bonura-intervista-denuncia.html#more
“Un vergognoso caso giudiziario che mette in luce la corruzione e il malaffare che da venticinque anni sino a oggi sono rimasti impuniti a causa delle archiviazioni sistematicamente richieste dalla Procura della Repubblica di Palermo e da quella di Caltanissetta. La mia è un’abominevole vicenda giudiziaria da cui emerge una mappatura della collusione di gangli giudiziari che hanno permesso a faccendieri travestiti da imprenditori di fare lucrosi affari al di sopra della legge. La documentazione in possesso del sottoscritto consente di potere dire che è giunto il momento di fare nomi e cognomi.”
“Come cittadino non ho alcuna fiducia negli attuali mezzi investigativi, e sarebbe necessario allertare gli organi competenti sulla fuga delle notizie contenute nelle denunce e nei verbali resi nelle sommarie informazioni, perché ho le prove che i soggetti denunciati siano stati puntualmente informati sui fatti loro ascritti.”