19 Luglio 1992, “un colossale depistaggio”

0ac7ae151589a29fcff1e11e9b593a45_622124.jpg

MAFIA

Via D’Amelio, si riparte da zero , chiesta la revisione dei processi

Il pg di Caltanissetta ha depositato gli atti relativi a undici imputati, sette dei quali condannati all’ergastolo per la strage che costò la vita al giudice Borsellino e alla sua scorta. L’istanza nasce dalle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza

di ALESSANDRA ZINITI

http://palermo.repubblica.it/

14 ottobre 2011

A portare a termine la strage, invece, sarebbero stati gli uomini della cosca di Brancaccio. Lo stesso Spatuzza si è autoaccusato di aver rubato la 126 poi imbottita di tritolo e piazzata sotto la casa del giudice Borsellino e di avere accompagnato sul posto il boss Giuseppe Graviano che avrebbe schiacciato il pulsante del telecomando. Come movente della strage, Spatuzza indica l’accelerazione decisa dai vertici di Cosa nostra probabilmente perché Borsellino era venuto a conoscenza dell’avvio della trattativa tra pezzi dello Stato e mafia e si sarebbe opposto.


In mano ai magistrati del pool di Caltanissetta resta lo stralcio relativo a quello che il procuratore Sergio Lari ha definito un “colossale depistaggioche sarebbe stato messo in atto dagli inquirenti che avrebbero manipolato il pentito Scarantino.

LEGGI TUTTO

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/10/14/news/chiesta_la_revisione_dei_processi_per_la_strage_di_via_d_amelio-23216950/

19 Luglio 1992, “un colossale depistaggio”ultima modifica: 2011-10-15T08:36:00+02:00da aldo251246
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in GIUSTIZIA, ultimissime e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a 19 Luglio 1992, “un colossale depistaggio”

I commenti sono chiusi.