MAFIA
Via D’Amelio, si riparte da zero , chiesta la revisione dei processi
Il pg di Caltanissetta ha depositato gli atti relativi a undici imputati, sette dei quali condannati all’ergastolo per la strage che costò la vita al giudice Borsellino e alla sua scorta. L’istanza nasce dalle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza
di ALESSANDRA ZINITI
14 ottobre 2011
A portare a termine la strage, invece, sarebbero stati gli uomini della cosca di Brancaccio. Lo stesso Spatuzza si è autoaccusato di aver rubato la 126 poi imbottita di tritolo e piazzata sotto la casa del giudice Borsellino e di avere accompagnato sul posto il boss Giuseppe Graviano che avrebbe schiacciato il pulsante del telecomando. Come movente della strage, Spatuzza indica l’accelerazione decisa dai vertici di Cosa nostra probabilmente perché Borsellino era venuto a conoscenza dell’avvio della trattativa tra pezzi dello Stato e mafia e si sarebbe opposto.
In mano ai magistrati del pool di Caltanissetta resta lo stralcio relativo a quello che il procuratore Sergio Lari ha definito un “colossale depistaggio” che sarebbe stato messo in atto dagli inquirenti che avrebbero manipolato il pentito Scarantino.
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Una risposta a 19 Luglio 1992, “un colossale depistaggio”