Ex giudice Giusti tenta suicidio in cella
Era stato condannato per mafia. E’ grave
28 settembre 2012
ROMA – Il giudice Giancarlo Giusti, condannato ieri a 4 anni per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, ha tentato di impiccarsi con il cordino dei pantaloni nel carcere di Opera. Giusti si trova ricoverato in ospedale in prognosi riservata. La notizia è confermata in ambienti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Proprio ieri per Giusti – 45 anni, dal 2001 giudice delle esecuzioni immobiliari a Reggio Calabria, dal 2010 gip a Palmi e poi sospeso dal Csm con l’arresto del 28 marzo scorso – era arrivata la sentenza di condanna in primo grado a 4 anni emessa dal gup di Milano, Alessandra Simion, con rito abbreviato. Condannate ieri anche altre 3 persone, tra cui l’avvocato Vincenzo Minasi.
Giusti era stato arrestato per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa in uno dei filoni dell’inchiesta della Dda di Milano sulla cosca dei Valle-Lampada, quello sulla cosiddetta zona grigia della ‘ndrangheta. A Giusti veniva contestato, in sostanza, di essere stato a libro paga della mafia calabrese che, secondo l’accusa, gli avrebbe offerto, tra le altre cose, soggiorni in alberghi milanesi in compagnia di escort.
Giusti, dal 2001 giudice delle esecuzioni immobiliari a Reggio Calabria e poi dal 2010 gip a Palmi, è finito in carcere il 28 marzo scorso in un’inchiesta della Dda di Milano sulla cosca dei Valle-Lampada e, in particolare, in un filone relativo alla cosiddetta ‘zona grigia’ della mafia calabrese.Vai all’articolo
Rassegna stampa
Giudici & malaffare 2. In manette Gip per corruzione aggravata