Panorama: esclusiva su Ciancimino, rifiuti, Pm e Gip di Palermo

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L’ultima intercettazione di Massimo Ciancimino – Esclusivo Panorama

Da Palermo le telefonate scottanti di Ciancimino. Solo un’anticipazione di quanto pubblicato su Panorama in edicola dal 11 ottobre

 

Ma a inchiodare lo Junior stavolta sono le microspie ambientali e via skype, eseguite dai carabinieri del Noe dove Massimuccio parla a ruota libera con il faccendiere di Don Vito, Romano Tronci, sua moglie Santa Sidoti, collaboratrice di Ciancimino.

I tre hanno a cuore l’archiviazione dell’indagine siciliana sulla discarica di Gline

 

10-10-2012

PANORAMA di Anna Germoni

 

Testimone chiave. Attendibile. Calunniatore. Dichiarante. Icona dell’antimafia. Ogni procura, ha il Massimo Ciancimino che vuole. Ma solo attraverso le intercettazioni, si svela il suo volto. E’ lui l’affarista del tesoro di Don Vito. D’altronde non ha mai rinunciato all’eredità del padre, al contrario dei fratelli. Allo Junior interessano i soldi, altro che la trattativa fra Stato-mafia! Lui vuole solo che venga archiviata l’indagine sulla discarica di Gline, a Bucarest, patrimonio mafioso del padre in Romania, stimato in centinaia di milioni. E dopo le intercettazioni ambientali della Dda di Reggio Calabria, dove lo Junior, parlando con Girolamo Strangi, commercialista legato alla ndrangheta, si lamentava dei soldi che in Francia facevano la muffa e rideva della sua scorta e dei magistrati, “negli uffici della procura di Palermo io faccio quel che minchia voglio”.

Ora tira in ballo ufficiali giudiziari della Dia gli inquirenti di Caltanissetta e quelli del filone d’indagine della cosiddetta trattativa fra Stato-mafia, compreso il giudice di Palermo Morosini, che stoppando la  richiesta di archiviazione avanzata dai magistrati siciliani per il tesoro rumeno, aveva chiesto un supplemento di indagine. Vai all’articolo

Rassegna stampa

Ciancimino l’ “icona antimafia”…con la dinamite


Lo scontro tra pm di sinistra segnalato dal penoso declino di Ingroia

Il Foglio 11 ottobre 2012

di Maurizio Stefanini

La storia del processo al pm palermitano, il ruolo del Fatto e di Grillo nella guerra tra i pm. Parla Violante

Giunti a questo punto, nel mezzo di uno scontro tra opposte visioni e opposte pratiche, sarebbe interessante avere un’interpretazione autentica da parte della dirigenza di Md. Interpellato dal Foglio, però, il gip di Palermo Piergiorgio Morosini ricorda di essersi di recente autosospeso. Vai all’articolo

L’ultima intercettazione di Massimo Ciancimino – Esclusivo Panorama

(segue)


Ma a inchiodare lo Junior stavolta sono le microspie ambientali e via skype, eseguite dai carabinieri del Noe, dove Massimuccio parla a ruota libera con il faccendiere di Don Vito, Romano Tronci, sua moglie Santa Sidoti, collaboratrice di Ciancimino, indagati insieme a altri dai pm romani Delia Cardia e Antonietta Picardi, con la firma del procuratore capo Giuseppe Pignatone per concorso in riciclaggio.

I tre hanno a cuore l’archiviazione dell’indagine siciliana sulla discarica di Gline.

 

E’ il 13 giugno di quest’anno e Tronci dice al figlio di Don Vito: ”Si, la cosa importante Massimo è che questa roba nostra…perché noi siamo alla disperazione, eh!”.

Dopo poco più di un mese, il 23 luglio, l’imprenditore “rosso” Tronci, richiama preoccupato Ciancimino. Santa Sidoti invece è in allarme.


Massimo: “Novità? Io niente, zero”.

Romano: “come zero!”

Massimo: “bah.. in Procura c’è tutto .. fare.. INGROIA.. cazzate varie…”

Romano: “si vabbè, ma non ti dicon niente?”

Massimo: “Si, ma c’erano qualcosa come 20 giornalisti.. siamo andati per chiedere ed ha detto “ci vediamo un altro giorno” che era impicciatissimo”.

Romano: “Ho capito. Se ne va! Che fa.. Quell’altro, DI MATTEO, dove va? In Burundi?”

Massimo: “o lui rimane…”

Romano: “No.. pensavo che .. a questo punto va in Guatemala, l’altro va in Burundi e scappan tutti perchè sono dei pavidi come sempre”…

Massimo: “Dopodomani c’è la richiesta di rinvio a giudizio che la firma MESSINEO”

Romano: “Per chi?”

Massimo: “Per quelli della trattativa”.

Romano: “Ah, bhè”.

Massimo: “Prima non aveva firmato la chiusura inchiesta, ora invece firma”.

Santa: “E come mai?”

Massimo: “Mah, perchè secondo me alla fine ha capito che il posto se l’è giocato ed ormai NAPOLITANO se l’è messo contro, per cui a sto punto è meglio che firma”…


Romano: “So che in Romania fanno un gran casino.. stanno facendo una roba allucinante…”

Massimo: “Dove?”

Romano: “In Romania con l’Interpol…”

Massimo: “con l’Interpol in particolare”

Romano: “Ho visto quel bell’articolo anche su di me”

Romano: “Che mi ritira in ballo.. si vabbè, insomma, ora che mi ritirino in ballo anche le robe di Biagio INSACCO.. cioè, io sono allucinato.. cioè, io… tu lo capisci come faccio a lavorare?”

Massimo: “ma lo capisco. D’altra parte qua sembra che il mondo si è bloccato intorno a INGROIA se va via o no.. ma che cazzo ce ne frega a noi!”


Massimo: “No.. no.. secondo me invece è uno che adesso si sta facendo amica la Procura perchè vorrebbe fare il processo della trattativa”.

Santa :Si però ormai questa cosa non la chiudono.. quindi..

Massimo:ma no.. MOROSINI è troppo in amore per adesso con la Procura per mettercisi contro.. adesso MOROSINI è uno di quelli papabili per la trattativa

Santa :No, ma è uno che è appiattito su quell’altra.. come si chiama….(intende fascicolo sulla discarica rumena n.d.r.)

Massimo:No.. no.. secondo me invece è uno che adesso si sta facendo amica la Procura perchè vorrebbe fare il processo della trattativa.


Il 12 settembre scorso, l’imprenditore toscano ricontatta Ciancimino per avere informazioni.


Romano: “Niente, allora come è andata lì?”

Massimo: “no, benissimo….atmosfera da…devo dire, troppo carini!”

Romano: “e qual’era l’argomento?”

Massimo: “ah..me l’hanno detto loro…abbiamo preso l’ordinanza del GIP, ha detto…”ci aiuti…abbiamo questo incarico!”

Massimo: “non gliene fregava un cazzo!…hanno detto…tutto il tempo hanno parlato solo della mia sicurezza

Massimo: “non faccia…(inc.) fino al 29 ottobre…che c’é il rinvio a giudizio…eh…noi, ha capito che noi siamo schierati con…tutti quelli che hanno fatto le indagini sulla Trattativa siamo bruciati!…non faremo più carriere!…l’elemento forte è lei…lei ha fatto delle leggerezze!…e lei qua…e lei là!…l’ha visto come stanno delegittimando tutto…non si esponga a cretinate”…”ma perché, che ho fatto?” (avrebbe chiesto a quelli della DIA Massimo)…dice..”lei lo sà”…”non ho fatto niente!”…era tutto, una raccomandazione”

Massimo: “mi vuole fare scivolare!”…gli ho detto…”guardate, vedete chi entra a casa…chi esce!” ho detto..”sono un libro aperto!”…gli ho detto…”per cui…(inc.)…su questo”…

Santa: “e quiii…l’ago della bilancia è Morrosini!”

Massimo: “(inc.)..il GIP…gli ho detto…”(inc.)…più attento”…

Massimo: “mi auguro, visto che tutte le risposte che ha chiesto Morosini…già erano agli atti”…gli ho detto…”mi auguro che si studi un poco meglio la Trattativa!”

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Rassegna stampa

STATO-MAFIA: DESIGNATO GUP PER DECISIONE SU RINVIO A GIUDIZIO

 http://www.agi.it

26 LUGLIO 2012

Palermo, 26 lug. – Piergiorgio Morosini, 47 anni, originario di Rimini, sara’ il giudice dell’udienza preliminare dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha deciso il vertice dell’ufficio Gip-Gup del tribunale di Palermo, il presidente Cesare Vincenti e l’aggiunto Gioacchino Scaduto, che si sono basati su criteri “tabellari”, cioè  su automatismi dettati dai turni di servizio di martedì pomeriggio, quando la Procura ha depositato la riiesta di rinvio a giudizio. Dodici gli imputati, accusati di essersi accordati con i boss per interrompere la stagione delle stragi del ’92-’93. Nella lista gli ex ministri dc Calogero Mannino e Nicola Mancino (che risponde solo di falsa testimonianza), politici come il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, carabinieri del Ros (Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno), mafiosi come Riina, Provenzano, Bagarella, Nino Cina’ e Brusca, oltre a Massimo Ciancimino. Morosini è romagnolo ma vive a Palermo dai primi anni ’90. E’ stato giudice della sesta sezione del tribunale e fu nei collegi che assolsero Francesco Musotto e il giudice Corrado Carnevale. E’ all’ufficio Gip dal 2005. Morosini è anche segretario nazionale di Magistratura democratica, la corrente del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e del pm Lia Sava. (AGI) .

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