Klicca Trapani. Sospette infiltrazioni mafiose nella giunta provinciale, atto ispettivo della Prefettura
Vito Nicastri, sequestro da record: 1,3 miliardi di euro. Colpo al cuore all’area grigia
3 aprile 2013
“In Provincia di Trapani, come andiamo ripetendo da tempo, alcuni insospettabili imprenditori non sono altro che manager al servizio di Messina Denaro”.
C’è l’ombra del numero uno di Cosa Nostra ancora in libertà, Matteo Messina Denaro, su un patrimonio di un miliardo e 300 milioni di euro confiscato dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, al cosiddetto «re dell’eolico». L’attività imprenditoriale del NICASTRI è quella di imprenditore specializzato nello “sviluppo” di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, che consiste nella realizzazione e nella successiva vendita, chiavi in mano, di parchi eolici/fotovoltaici, con ricavi milionari.
La valenza assunta dall’imprenditore trapanese nell’ambito di “cosa nostra” trova riscontro anche nell’interessamento alle vicende imprenditoriali del Nicastri dei noti boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, come rilevano i “pizzini” rinvenuti in occasione del loro arresto. Vai all’articolo