ANSA
29 maggio 2013
Palermo Ultimissime
Secondo l’accusa Ciancimino sarebbe stato “titolare di fatto di alcune societa” che avrebbero evaso l’Iva per decine di milioni di euro. Ciancimino é uno dei testimoni chiave del processo sulla trattativa tra lo Stato e la mafia in cui è anche imputato di concorso in associazione mafiosa e calunnia all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro
PALERMO – Massimo Ciancimino è stato arrestato su ordine del gip di Bologna con l’accusa di associazione a delinquere ed evasione fiscale. Ciancimino è stato portato al carcere Pagliarelli di Palermo.
Il gip di Bologna che ha disposto l’arresto di Massimo Ciancimino per evasione fiscale, secondo quanto si apprende, non avrebbe ritenuto sussistente l’aggravante dell’avere agevolato la ‘ndrangheta contestata inizialmente a Ciancimino dalla Dda di Bologna. L’aggravante traeva origine da alcune intercettazioni tra il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo e Girolamo Strangi, considerato legato alla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Nelle conversazioni Ciancimino e Strangi parlavano di affari e giri di denaro.
Secondo quanto si apprende a Ciancimino vengono contestati reati fiscali riferiti al periodo in cui viveva in Emilia-Romagna, con un’evasione calcolata in circa 30 milioni di euro.
Maxifrode acciaio, “evasione da 100 milioni”: Ciancimino jr a giudizio a Ferrara
http://www.gds.it/
14/03/2014
FERRARA. La presunta maxifrode all’acciaio che vede, secondo le indagini, ai vertici dell’organizzazione Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo, approda in udienza preliminare il 29 aprile al tribunale di Ferrara, dopo quasi cinque anni dai primi atti.
La Procura – spiega la Nuova Ferrara – ha chiesto il rinvio a giudizio, e il giudice ha fissato l’udienza, per 34 persone per reati che si sintetizzano in una maxievasione fiscale da 100 milioni e di Iva per 30 milioni. Contestati a vario titolo i reati di evasione e frode fiscale, bancarotta, contrabbando, mendacio bancario, falsi in atti pubblici e privati. Oltre al gruppo di imputati legati a Ciancimino (che si è sempre detto estraneo alla frode, definendosi solo consulente) compaiono i titolari di imprese che commercializzano acciaio per fatti avvenuti tra il 2007 e il 2010, con triangolazioni fiscali e rapporti commerciali tra Ferrara, Reggio Emilia e San Marino.
Ciancimino, condanna 3 anni per esplosivo
Interdetto per 5 anni dai pubblici uffici
(ANSA) – PALERMO, 19 NOV, 2013 – Il Gup di Palermo ha condannato a tre anni Massimo Ciancimino (con l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici) per detenzione e cessione di esplosivo. Due anni, pena sospesa, la condanna del coimputato, Giuseppe Avara.
Nel 2011, nel giardino di casa furono trovati candelotti di dinamite che Ciancimino disse di aver ricevuto da un misterioso signor x per dissuaderlo dal continuare a parlare coi pm della trattativa Stato-mafia. Ma dalle indagini venne fuori che il teste aveva mentito.