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10 agosto 2013
Incandidabilità, tutti gli uomini del “modello Reggio”
I pesanti rilievi mossi dal Tribunale civile nei confronti degli ex inquilini di Palazzo San Giorgio
REGGIO CALABRIA . Un contesto in cui – ricordano i giudici – «sintomo forte di sviamento dell’agire amministrativo è il forte e radicato potere di condizionamento delle elezioni comunali, perpetrato dalle locali cosche sin dalle fasi iniziali relative alla scelta stessa dei candidati». E fra i politici dichiarati incandidabili – stando a atti e documenti depositati in altre inchieste e procedimenti – più di uno dovrebbe ringraziare le ‘ndrine per le proprie fortune politiche.
“COMPARE PINO” UOMO DEI CARIDI È il caso – dice l’inchiesta San Giorgio, interamente richiamata nella sentenza emessa ieri – dell’ex assessore Pino Plutino, arrestato perché considerato il «referente politico del sodalizio cui forniva un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo». È per questo che la cosca Caridi, secondo i pm, lo aveva appoggiato, trasformandolo da semisconosciuto consigliere di periferia, transitato dall’Udc al Pdl, a campione delle preferenze, proiettato nell’Olimpo dei primi cinque eletti in città.
L’EX POLIZIOTTO SEBY VECCHIO AL FUNERALE DEL BOSS Ma non meno grato – stando a quanto dichiarato da diversi collaboratori nell’ambito di più procedimenti – dovrebbe essere l’ex presidente del consiglio comunale Sebastiano Vecchio, per più di un pentito appoggiato dalla cosca Serraino. Una vicinanza che a parole il politico, con un passato da poliziotto, ha sempre smentito, ma i fatti – ricordati anche in sentenza – sembrano dimostrare. Vai all’articolo