Ultimissime-Rassegna stampa
KLICCA Lorenzetti: “Quello studente va promosso“. “Tutto a posto 30. Grazie e ringrazia il capo“
KLICCA Crocetta all’attacco del Pd: “Volevano Bellomo in Giunta”
“Rinaldi, Bellomo, Cracolici e Cocilovo: questa era la loro idea di innovazione della Sicilia, io penso di rappresentare meglio di tutti loro il Pd, perché l’ho salvato dagli scandali!”
KLICCA Tav, Lorenzetti si autosospende da Pd
KLICCA Inchiesta Tav, il Partito Democratico sospende Walter Bellomo
KLICCA Arrestato Bellomo (Pd). Salta fuori l’intercettazione sulla Finocchiaro
Inchiesta Tav di Firenze, arrestato anche il siciliano Walter Bellomo
PALERMO. Gualtiero detto Walter Bellomo, il geologo siciliano arrestato stamani ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul nodo Tav di Firenze, per presunti illeciti commessi come membro della commissione Via del ministero per l’Ambiente, nel “gioco di squadra” che faceva capo all’ex presidente dell’Umbria, Maria Rita Lorenzetti, avrebbe ricevuto come favori più incarichi.
Da anni impegnato in politica, Bellomo ha fatto parte del Pci e poi delle sue diramazioni. Il picco della carriera lo raggiunge nel 1996, quando viene eletto segretario cittadino del Pds, a Palermo. Da allora però il suo percorso nel partito è stato difficile: tornò alla ribalta qualche anno dopo, mettendosi a capo dell’area sinistra ecologista del partito, senza troppo successo, e cercando gloria schierandosi a fianco di alcuni big del Pds-Ds.
Non è mai riuscito a strappare una candidatura nè all’Assemblea regionale nè in Parlamento, per lui solo consulenze, ottenute grazie al partito e alla sua professione di geologo. Leggi tutto
Inchiesta Tav, arrestata la ex presidente dell’Umbria Lorenzetti
L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini arrestato per peculato,distrazione di 3,4 milioni di euro
La Guardia di Finanza ha arrestato anche un imprenditore
http://www.rainews.it
26 maggio 2014
Roma. L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato arrestato dalla Guardia di finanza. Nei suoi confronti, e di un imprenditore, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il reato ipotizzato è peculato. L’operazione, condotta dal nucleo di polizia tributaria di Ferrara, è stata coordinata dalla procura della città emiliana. L’accusa di “peculato in concorso ai danni del ministero dell’Ambiente” nasce dall’ipotesi della distrazione di una somma di 3,4 milioni di euro, su un finanziamento di complessivi 54 milioni destinato dallo stesso ministero ad un “progetto volto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq”. Oltre all’ex responsabile del ministero, agli arresti domiciliari è finito un ingegnere del Padovano, socio dello studio che ha curato il progetto di bonifica. L’indagine è stata condotta in collaborazione con la Procura di Roma, unitamente al nucleo speciale tutela spesa pubblica della GdF della Capitale, e con la Procura federale di Lugano, unitamente alla Polizia giudiziaria federale elvetica. Fonte