Ultimissime-Giustizia
Rassegna stampa
Processo Hiram, mafia e massoneria: in appello chiesta condanna degli imputati
Tre anni fa c’era stata l’assoluzione in primo grado dai giudici del tribunale di Palermo, il procuratore generale chiede la condanna dei cinque imputati
9 ottobre 2013
Cinque anni di reclusione sono stati chiesti per l’imprenditore mazarese Michele Accomando, quattro anni per il ginecologo palermitano Renato Gioacchino De Gregorio, dodici anni per l’imprenditore agrigentino Calogero Licata, 6 anni e 6 mesi per l’impiegato della Cassazione Guido Peparaio e 6 anni per l’imprenditore Nicolò Sorrentino, marsalese originario di Realmonte. Lo ha fatto il procuratore generale presso la Corte d’appello di Palermo nel processo “Hiram” che contempla mafia e massoneria deviata. Tre anni fa c’era stata l’assoluzione in primo grado dai giudici del tribunale di Palermo, il procuratore generale chiede la condanna dei cinque imputati LEGGI TUTTO
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