
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il 27 marzo 1992 al palazzo Trinacria di Palermo.
Autore Tony Gentile. Fonte https://it.wikipedia.org
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A pochi giorni dall’anniversario della strage di via D’Amelio, Fiammetta Borsellino ricorda il padre e torna a chiedere il massimo impegno nella ricerca della verità.
“È una richiesta – ha aggiunto Fiammetta Borsellino – che non riguarda solo la nostra famiglia, ma credo che è un qualcosa di cui tutto il popolo italiano e tutta la società si debba far carico delegando questo compito non soltanto ai magistrati e alle forze dell’ordine. Credo che ad essere stata offesa non è soltanto la buona fede e l’intelligenza della nostra famiglia ma quella di tutto il popolo italiano“.
“Bellezza e amore”, ha proseguito la figlia del giudice, “sono le parole dominanti nella nostra vita“.
“Mio padre – ha infine ricordato Fiammetta Borsellino – anche nei momenti più difficili non smetteva mai di sorridere anche utilizzando come antidoto alla paura l’ironia, che permetteva di sdrammatizzare”.