Presentato a palazzo Chigi il rapporto contro la criminalità: inasprimento del 41bis e “guerra” alla zona grigia
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23/01/2014
Politici corrotti, scelti, principalmente, laddove il bagaglio culturale è più “leggero”, per mettere meglio le mani sui finanziamenti pubblici. È solo uno dei dati messi in evidenza dal rapporto della commissione per l’elaborazione di proposte per la lotta alla criminalità che vanta anche la presenza di Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica a Reggio Calabria -, presentato ieri a Palazzo Chigi. Oltre 100 pagine di dati, analisi e proposte che fissano alcuni paletti nella lotta alla criminalità organizzata.
Ma c’è di più: l’idea è quella di riscrivere l’articolo 416 bis, relativo all’associazione mafiosa, proprio per «incidere sui legami tra criminalità e politica». Non ci si concentrerà più, dunque, sulla sola erogazione di denaro, a fronte della promessa di voti, ma anche su altri tipi di vantaggi che comprendono «l’uso distorto del pubblico potere». Ma sono anche altre le idee, come l’inasprimento delle pene e una revisione del 41 bis, «affinché il regime speciale possa assolvere efficacemente la sua funzione preventiva, assicurando l’isolamento dei detenuti stessi dall’ambiente esterno».