Rassegna stampa
SI TRATTA DI UNA ASSOCIAZIONE MAFIOSA DI ‘NDRANGHETA
Le indagini del passato http://www.affaritaliani.it 28/01/2015
L’INCHIESTA/ Uomini delle cosche ma anche politici, imprenditori, professionisti, giornalisti, carabinieri e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Al risultato di oggi si è pervenuti attraverso una complessa, approfondita, accurata attività investigativa dei carabinieri, supportata da alcuni reparti della Guardia di Finanza di Cremona, che ha consentito di ricostruire, anche dal punto di vista storico, l’insediamento, la strutturazione, le modalità operative, le strategie e le attività dell’associazione mafiosa in questione a partire dal 9-6-1982 (data in cui giunge in Emilia, in seguito a un provvedimento di sorveglianza speciale che gli imponeva il soggiorno obbligato, DRAGONE Antonio, capo mafia calabrese proveniente dalla provincia di Crotone).
La cosca di Cutro sarebbe riuscita, grazie all’avvocato del foro di Roma Benedetto Giovanni Stranieri (sottoposto a fermo per concorso esterno in associazione mafiosa), anche ad avvicinare un giudice di Cassazione e a fare annullare con rinvio una sentenza di condanna a carico del genero del boss http://www.repubblica.it/ 28/01/2015
‘Ndrangheta, blitz a Reggio. Arrestato l’imprenditore Giovanni Vecchi. Sequestrati beni per 330 milioni
http://gazzettadireggio.gelocal.it 16 lulgio 2015
Nuova misura per Nicolino Grande Aracri. In manette il patron della Save Group insieme ad Alfonso Diletto e Michele Bolognino. E’ la seconda tranche dell’operazione Aemilia: la Dda di Bologna emette provvedimenti nei confronti di nove persone tra l’Emilia e la Lombardia. Alfonso: “A Reggio 7mila persone vicine al clan”
REGGIO EMILIA Nuovi arresti e sequestri di società, beni e attività commerciali per un valore di oltre 330 milioni di euro nell’ambito dell’ operazione Aemilia . Dalle prime ore di questa mattina i carabinieri stanno eseguendo a Reggio Emilia, nel resto della Regione e in Lombardia, nuove ordinanze di custodia cautelare emesse, su richiesta della procura distrettuale antimafia di Bologna, nei confronti di 9 soggetti, tre dei quali esponenti della ‘ndrangheta emiliana attiva nelle province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Modena ed operante anche in quelle di Verona, Mantova e Cremona.
«Quando due, parlando fra di loro, uno dice all’altro “a Reggio Emilia sono circa 7mila e 3 o 4 mila sono a Parma”, io ho ragione di preoccuparmi». Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Bologna, Roberto Alfonso, citando un’intercettazione della seconda tranche dell’inchiesta ‘Aemilià in cui due soggetti parlano di persone ‘disponibili”.
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