Csm indaga: coppie incompatibili tra giudici, magistrati e avvocati del tribunale di Palermo

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Convocati a Roma i presidenti del tribunale e dell’Ordine degli avvocati

Famiglie in toga: Indaga Csm Stretta sulle incompatibilità

Segnalati 23 casi di parentele nello stesso distretto tra giudici, pm e legali

Tratto da “la Repubblica” 3.04.2008

di a.z.

L’INCOMPATIBILITA viene risolta a colpi di astensione.

Ma quando cominciano ad essere troppi i giudici che chiedono di spogliarsi di processi in cui sono coinvolti, come altra parte, mariti, mogli o figli, allora l’impasse comincia a diventare difficile da superare. Sarà anche per questo che il Consiglio superiore della magistratura ha rimesso all’ordine del giorno l’annosa questione della “parentopoli” al Palazzo di giustizia di Palermo che, a quanto sembra, in Italia è uno di quelli che conta il più alto numero di coppie incompatibili tra giudici, magistrati e avvocati.

Sono ben 23 i magistrati in servizio a Palermo sui quali la prima commissione dell’organo di autogoverno della magistratura ha deciso di svolgere accertamenti, mettendo in calendario le prime audizioni: quelle del presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo Enrico Sanseverino, convocato per il 14 aprile. E del presidente del tribunale Giovanni Puglisi, peraltro toccato personalmente dalla questione visto che le sue figlie, una avvocato e una al tribunale dei minorenni, lavorano nello stesso distretto così come una nipote, anche lei giudice a Palermo. Il caso della famiglia Puglisi era già stato esaminato dal Csm e archiviato in base alle vecchie norme dell’ordinamento giudiziario ma adesso gli articoli 18 e 19 stabiliscono regole più severe sull’incompatibilità di funzioni nello stesso distretto giudiziario. Il presidente del tribunale, per la verità, ha sempre minimizzato la questione ritenendo i casi superabili ma adesso il Consiglio superiore della magistratura intende valutare se sia il caso di chiedere il cambio di mansioni per qualcuno dei magistrati coinvolti.

“Situazioni critiche sotto il profilo dell’incompatibilità parentale”, le definisce il Csm. A Palermo i casi a rischio di cambio di funzioni sono quelli di tre coppie di coniugi in cui uno lavora nella magistratura inquirente, l’altro nella giudicante: è così per il pm della Dda Lia Sava, moglie del giudice Antonio Tricoli, è così per il sostituto procuratore Sergio De Montis sposato con il giudice delle indagini preliminari Rachele Monfredi, ed è così per il pm Domenico Gozzo, anche lui sposato con un gip, Antonella Consiglio. Tra i nomi finiti sotto la lente di ingrandimento del Csm anche quelli del presidente di sezione del tribunale Antonio Prestipino, sposato con il sostituto procuratore generale Rosalia Cammà, e delle sorelle Antonina e Vincenza Sabatino, la prima presidente di sezione ad Agrigento, la seconda sostituto in Procura generale.

Nell’elenco all’attenzione del Csm anche i nomi di altri magistrati sposati o in grado di stretta parentela con avvocati del foro di Palermo: il pm Emanuele Ravaglioli, il presidente Salvatore Virga, i giudici Maisano, Scaduti, Soffientini, Laudani e Piraino. a.z.

 

Csm indaga: coppie incompatibili tra giudici, magistrati e avvocati del tribunale di Palermoultima modifica: 2008-04-04T11:58:00+02:00da aldo251246
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