Palermo, Csm ignora l’annullamento del Consiglio di Stato sui pm

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Palermo, il Csm torna a proporre i sei aggiunti già nominati

MAGISTRATURA. Il voto della commissione incarichi dopo che il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso di due esclusi

Tratto dal Giornale di Sicilia

12 luglio 2010

di Riccardo Arena

PALERMO

Il Csm ignora l’annullamen­to deciso dal Consiglio di Stato e, sia pure in commissione incarichi direttivi, ribadisce le nomine dei sei procuratori aggiunti di Paler­mo, lasciando ancora una volta fuori i due pm vincitori del ricorso presentato ai giudici amministrati­vi. Questo mentre lo stesso Consi­glio di Stato ha annullato per la ter­za volta la nomina di Giovanni Pa­lombarini come procuratore ag­giunto della Cassazione.Era tutto da rifare, dopo la deci­sione della suprema istanza della magistratura amministrativa, ma tutto è stato rifatto come prima: chiara l’indicazione espressa ieri dalla commissione presieduta da Ciro Riviezzo, dei Verdi, che ha confermato le proposte dì Anto­nio Ingroia, Vittorio Teresi, Teresa Principato, Leonardo Agueci, Mau­rizio Scalia, e Nino Gatto, nominati nel 2008. Sono stati preferiti ad Ambrogio Cartosio e Giuseppe Fi­ci, vincitori dei ricorso ai Consiglio di Stato: entrambi in commissione hanno riportato un voto ciascu­no, il primo dal rappresentante di Magistratura Indipendente, Cosi­mo Ferri, il secondo dallo stesso presidente Riviezzo.

Per il resto, la commissione ha votato compatta per gli altri candidati, aderendo al­la proposta del relatore, Letizia Vacca, laico area Pdci: per Ingroia e gli altri si sono espressi Livio Pepi­no, di Magistratura democratica, Michele Saponara, laico area Pdl, e Roberto Carrelli Palombi, togato di Unità per la Costituzione. La de­cisione finale spetta al plenum, che dovrebbe decidere la settima­na prossima e comunque entro la fine del mese perché poi l’attuale Consiglio, guidato dal vicepresi­dente Nicola Mancino, scadrà. Le nomine erano state annullate per l’interpretazione di una nor­ma sul cosiddetto criterio della «fa­scia», entro cui si collocano tutti coloro che hanno un’anzianità su­periore a dieci anni rispetto al candidato più giovane. Chi sta nella fa­scia prende sei punti per l’anziani­tà: chi è fuori non ne prende nemmeno uno. Nel caso dei concorsi ai posti di procuratore aggiunti di Palermo, il candidato più giovane era il pm Gaetano Paci, Cartosio e Fici, pm della Dda, nel momento in cui Paci era in corsa, erano nella fascia e avevano i 6 punti. Poi però il loro collega aveva ritirato la do­manda, tagliandoli fuori. Al di là dellaquestione giudizia­ria, c’era una contrapposizione tra le correnti: perché Paci è di Md, co­me Ingroia, pure relativamente giovane, e avrebbe agevolato il col­lega. Ipotesi respinta dagli interes­sati.

RICCARDO ARENA

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