Spie sui magistrati di Milano, Torino, Roma e Palermo


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L’opera di intelligence nei confronti di magistrati “si è talora svolta con la partecipazione o l’ausilio di appartenenti all’ordine giudiziario”

All’indomani della nuova audizione, presso il pubblico ministero romano Pietro Saviotti, dell’ex agente del Sismi Pio Pompa, che si è avvalso “della facoltà di non rispondere” di fronte ai nuovi reati contestatigli di “trattamento illecito di dati personali sensibili”“procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato” oltre che di “peculato” in merito all’archivio segreto del Sismi di Via nazionale di Roma, si pongono nuovi e allarmanti interrogativi sulle già note inchieste sul dossieraggio illecito e sulla circolazione non autorizzata di informazioni su politici, imprenditori e punti nevralgici di paesi ritenuti d’interesse dentro e fuori l’Unione Eurpea. 

Nell’ambito delle indagini già in corso presso le procure di Milano e Roma, sul sequestro dell’ex Imam Abu Omar e sull’ex capo del Sismi Nicolò Pollari, era emerso che senza scrupoli venivano agevolmente schedati e masterizzati tutti i dati di coloro che erano ritenuti uomini chiave della vita politica ed economica del Paese. Adesso ad aggravare le ipotesi di reato si aggiungerebbe il dato di fatto che tra i vari personaggi anche i magistrati sarebbero stati tenuti d’occhio non solo da servizi deviati ma, secondo le ultime notizie, anche da uomini dell’intelligence.


Nicolò Pollari
ex Direttore Sismi
Immagine tratta da http://www.repubblica.it (Klicca qui) 

Tanto che il plenum del Consiglio superiore della magistratura è intervenuto proprio sull’attività di spionaggio sui giudici sostenendo che “Il Sismi ha svolto un’attività estranea ai compiti dei servizi fatta per intimidire e far perdere credibilità” (da la Repubblica.it 2 luglio 2007). 
Il CSM ha quindi emesso una risoluzione da cui si evince che quasi l’intera procura di Milano sarebbe presente in schede ed elenchi dell’archivio di via Nazionale: 10 tra consiglieri in carica ed ex del Csm, due ex presidenti dell’Anm e 203 giudici di 12 Paesi europei (di cui 47 italiani). Tra i nomi dei 203 giudici ci sono quelli dei pm milanesi Spataro, Dambrosio, Gallo e Caselli. Ad essere spiati sono stati pure i magistrati di Torino, Roma e Palermo, tra cui i giudici Natoli e Ingroia.
Secondo il Consiglio superiore della magistratura il Sismi ha svolto un’attività “estranea” ai suoi compiti con lo scopo“intimidire” e far “perdere credibilità “ ai magistrati. Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, prima dell’approvazione da parte del plenum di Palazzo dei Marescialli aveva dichiarato che “c’è stato uno sviamento di poteri da parte del Sismi. L’attività del servizio è andata al di là delle proprie attribuzioni e competenze”. 
Di fronte ai tentativi di alleggerire la portata della mole di informative presenti nell’archivio non autorizzato, che secondo Pompa, nella sua dichiarazione spontanea consegnata al pm Saviotti – “proviene da fonti aperte (internet, organi di informazioni, etc.)”, il Csm conferma, invece, che l’opera di intelligence nei confronti delle toghe “si è concretizzata non solo nella raccolta e nella schedatura di materiali noti o comunque pubblici, ma anche in un capillare monitoraggio delle attività dei movimenti e della corrispondenza informatica di magistrati, mediante forme di osservazione diretta o a opera di terzi non individuati”. 
Inoltre nel documento il Csm sottolinea che “sono stati posti in essere dal Sismi specifici interventi tesi a ostacolare e contrastare l’attività professionale o politico culturale dei magistrati e delle loro associazioni”. 


Antonino Ingroia
Uno dei magistrati di Palermo che sarebbe stato spiato
Immagine tratta da http://digilander.libero.it

L’attività di intelligence da parte del Sismi, come si legge nella risoluzione, “si è protratta in modo capillare e continuativo, dall’estate 2001, dopo le lezioni nazionali, fino al settembre 2003, e in modo saltuario fino al maggio 2006″, e “fu oggetto di ripetute informazioni al direttore del servizio e sembra quindi riferibile al Sismi in quanto tale e non a suoi settori deviati come conferma del resto nella memoria depositata alla procura di Milano il 7 luglio del 2006 il coordinatore di questa attività, Pio Pompa” (fonte ANSA 4.07.2007). 
Infine, a preoccupare il Consiglio superiore della magistratura è anche il fatto che l’opera di intelligence nei confronti di magistrati“si è talora svolta con la partecipazione o l’ausilio di appartenenti all’ordine giudiziario”. Al proposito Palazzo Marescialli ammonisce che “ogni tipo di collaborazione di magistrati con i servizi segreti oltre che espressamente vietata dalla legge è estranea al modello costituzionale dell’ordine giudiziario e ai suoi connotati di terzietà e indipendenza”. 
Ancora una volta le pagine della cronaca italiana mettono nero su bianco sulle controverse commistioni d’interessi che sino a ieri sono entrate ed uscite indisturbate dalle stanze delle istituzioni preposte alla tutela dei diritti sanciti nella costituzione nell’interesse della cittadinanza italiana e non di gruppi e lobby, che invece sembrerebbero tese a mettere in discussione i principi base della democrazia. 
(Klicca qui e leggi il post “Scacco matto alla verità” pubblicato su questo sito Web) 
In questi ultimi tempi è già una costante il dato che la politica sia oggetto di necessaria revisione critica alla ricerca di un nuovo senso del fare in nome del bene comune, dell’agire e dell’approvare leggi nell’interesse dei cittadini che danno senso al dettame costituzionale stesso. 
Ora è ancor più grave che anche il diritto ad una giustizia equa per tutti sia messa in serio pericolo, oltre che da un sistema giudiziario da riformare e snellire in nome della certezza della pena e del risarcimento del danno, anche da inquietanti intromissioni che avrebbero come rischioso fine quello di intercettare e manomettere l’operato di giudici onesti, con il chiaro intento di confondere, nascondere, insabbiare e, forse, dimenticare reati che, se perseguiti, toccherebbero equilibri di comodo tornaconto.
C’è da augurarsi che proprio quegli equilibri siano sul punto di rottura, e che l’intervento del Csm sia stato tempestivo tanto da assicurare all’opinione pubblica la certezza che le istituzioni vogliano voltare pagina rispetto ad un periodo della recente storia italiana tutta da archiviare.

redazioneblog@la-tua-voce.it

by www.la-tua-voce.it |
 
11-07-2007 
Sismi, nessun segreto di Stato sulle attività di Pio Pompa
  Incontro a Palazzo Chigi tra il premier e i vertici dei servizi

“Non ci sono attività di dossieraggio nei confronti di politici, magistrati e giornalisti”

ROMA – “Il presidente del Consiglio ha confermato che sulla documentazione acquisita nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma sull’attività di Pio Pompa non ha a tutt’oggi apposto il segreto di Stato. Ulteriori verifiche sono in corso”. La nota della presidenza del Consiglio arriva al termine di una riunione sul dossier Sismi che si è tenuta stamane a Palazzo Chigi, alla quale ha partecipato anche il direttore del Sismi, Bruno Branciforte

Un faccia a faccia che arriva all’indomani delle esternazioni dell’ex capo del Sismi Nicolò Pollari che aveva chiesto a Prodi di levare il segreto di Stato per poter raccontare la sua verità sulle vicende che riguardano la sua gestione del Sismi. 

Nell’incontro a Palazzo Chigi Prodi ha preso atto “che i responsabili dei servizi di intelligence stanno fornendo la massima collaborazione agli stessi magistrati”. Infine nella nota della presidenza del Consiglio si conferma “che da parte del Sismi non vengono effettuate attività di dossieraggio nei confronti di politici, magistrati e giornalisti”. Proprio quell’attività illecita che è stata all’origine dello scandalo che ha colpito i servizi.

by Ansa 11 luglio 2007 | 21:30 |
 
07-07-2007 @ 695
IL MINISTRO PARISI CONVOCA IL SISMI
  ROMA – Sulla vicenda dei dossier Sismi – che oggi si arricchisce di un nuovo capitolo, con la schedatura di alcuni alti ufficiali, ed in particolare dell’ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Leonardo Tricarico – interviene il ministro Parisi. Che convoca il capo del Servizio e gli chiede “tutti gli elementi” necessari a stabilire se vi siano le condizioni per adottare “provvedimenti di natura amministrativa” nei confronti del personale coinvolto “che fosse tuttora alle dipendenze della Difesa”. Parisi, appena tornato da una visita di due giorni ai militari italiani in Libano, deve essere rimasto di sasso leggendo stamani le notizie “circa schedature rinvenute in un archivio riconducibile al Sismi su personalità civili e militari, contenenti informazioni raccolte senza alcuna motivazione attinente alle funzioni proprie del Servizio”. 
Il riferimento è, in particolare, a uno dei dossier rinvenuti nell’ufficio di via Nazionale dove lavorava Pio Pompa, intitolato ‘Draft Rik’, dove Rik sarebbe il nome in codice del generale Tricarico, oggi in pensione, che è stato anche consigliere militare del presidente del Consiglio con i premier D’Alema, Amato e Berlusconi. 
Nella ‘scheda’ relativa a Tricarico si parla di “ambiziosi obiettivi personali” perseguiti dal generale, definito “organico alle forze che operano a livello nazionale ed internazionale nel predisporre le condizioni per la caduta del Grande Avversario”, cioé Berlusconi. Tricarico, che viene accusato nel dossier di aver in qualche modo animato una ‘fronda’ di generali contro l’ex premier, naturalmente non ci sta. Parlando con il Tg1, dice: “Il presidente Berlusconi, poco prima che lasciasse l’incarico mi dette testimonianza di aver servito con lealtà istituzionale, giustificandomi le sue riserve dell’inizio con delle voci maligne che gli erano state riportate sul mio conto”. Voci “che in quel momento – prosegue – attribuii a qualcuno che aveva accesso al presidente e che oggi invece debbo attribuire alla comunicazione istituzionale dei vertici del servizio segreto. Ecco se la stessa veridicità delle informazioni verso il presidente del Consiglio dovesse essere usata per riferire su questioni attinenti la sicurezza dello Stato, veramente c’é da rabbrividire”. Parisi, intanto, ha “immediatamente” convocato il direttore del Sismi Branciforte.
by ANSA 6.07.2007 | 17:41 |
 
07-07-2007 @ 694
BERLUSCONI: MAI CHIESTO SCHEDATURE, FIDUCIA IN SISMI
  ROMA – In quanto finora emerso nell’inchiesta sul Sismi non si rileva alcun atto di “spionaggio”, ma semmai una semplice attività di informazione e ricerca che non rappresenta un “illecito” e di cui, comunque, il governo di centrodestra non era a conoscenza. E’ questa la ‘difesa’ di Silvio Berlusconi, tirato in ballo da alcuni giornali per lo scandalo che ha coinvolto il servizio segreto militare, contenuta in una lunga nota dell’ex premier. 
La decisione di prendere posizione, e di farlo con un dettagliato e puntuale comunicato, è stata presa oggi. Per buttare giù la sua versione dei fatti, il leader dell’opposizione ha chiamato accanto a sé i più stretti e fidati consiglieri: Gianni Letta, già sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, e Paolo Bonaiuti, suo portavoce. Durante la colazione di lavoro, ogni singola parola è stata minuziosamente calibrata. Ne è uscita una nota particolarmente lunga e dettagliata, che ha come unico obiettivo quello di smentire qualsiasi coinvolgimento di Palazzo Chigi nella stesura dei dossier sequestrati a Pio Pompa. 
La nota non si limita però a difendere l’operato del governo. Berlusconi si fa carico di difendere anche l’ex direttore del servizio informazioni e l’intera intelligence. “Il Sismi e il generale Pollari – sottolinea il Cavaliere -, a cui non posso che rinnovare la totale ed incondizionata stima e fiducia, hanno sempre agito con assoluta correttezza e lealtà”. Non solo. Berlusconi rivendica al loro lavoro il fatto che si sia riusciti ad evitare attentati terroristici in Italia dopo l’11 settembre. La seconda parte del comunicato affronta il nodo dei dossier rinvenuti nell’archivio di Pompa. “Fermo restando che nessuno deve essere oggetto di attività di controllo immotivato”, è la premessa di Berlusconi, “si deve osservare che, da quanto è dato comprendere, il materiale sequestrato si sostanzierebbe in ricerche effettuate su internet e sui vari giornali, con conseguente commento del ricercatore”. Per l’ex premier, dunque, si tratta della “tipica attività di monitoraggio delle cosiddette ‘fonti aperte’ che non ha in sé, all’evidenza, alcunché di illecito”. Ovviamente, aggiunge, “ove questa attività fosse stata prodromica ad atti od azioni conseguenti è altrettanto evidente che configurerebbe un illecito, ma per quanto è dato sapere nulla di tutto ciò è avvenuto”. 
by ANSA 6.07.2007 | 17:39 | 
 
06-07-2007 @ 906
Il ricatto del segreto di Stato per salvare gli “amici” al governo
  L’ANALISI. Il j’accuse dei giudici chiarisce: quelle azioni distorte
degli 007 hanno colpito le fondamenta della democrazia

di GIUSEPPE D’AVANZO
Tratto da La repubblica.it

Il Consiglio superiore della magistratura denuncia che l’intelligence militare (il Sismi) – a partire dal 2001 e intensamente fino al 2003 e saltuariamente fino al 2006 – ha spiato, anche con l’aiuto di qualche “toga sporca”, quattro procure della Repubblica (Milano, Torino, Roma, Palermo), 203 giudici (47 italiani) di 12 paesi europei. 
Li ha spiati per sorvegliarne le iniziative; per intimidirli con operazioni di disinformazione; per screditarli con manovre “anche traumatiche”. Per comprenderla meglio, la notizia va ridotta all’osso. Nel suo significato essenziale ci racconta che per cinque anni un programma illegittimo, anticostituzionale e minaccioso è stato coltivato e realizzato non da un ufficio separato o infedele o “deviato” dello spionaggio, ma dal Sismi stesso, dalla sua stessa direzione perché ogni iniziativa e risultato della “pianificazione” è stato riferito direttamente al capo delle spie, il generale Nicolò Pollari. Per dirla con una formula, l’attività abusiva del Sismi era “istituzionale”. (…) 

Per continuare a leggere l’articolo di Giuseppe D’Avanzo
(Klicca qui) 

by fonte: La Repubblica.it | 22:45 |
 
06-07-2007 @ 965
Ingroia: “Preoccupato per la democrazia”
  ROMA. “Preoccupato per la tenuta della democrazia”, ma anche “lusingato” dall’essersi trovato in compagnia di magistrati come Borrelli, Caselli, Colombo “che hanno fatto per tanti anni il loro dovere e ne hanno pagato le conseguenze”.
Così il pm palermitano Antonio Ingoia ha commentato la notizia contenuta nella risoluzione del Csm, che include il suo nome nella lista di magistrati “da controllare e intimidire” del Sismi di Pollari e Pompa.
“Pur non essendomi resa conto, in quella fase storica, di quello stesse accadendo – racconta Teresa Principato a lungo sostituto procuratore antimafia a Palermo e ora alla Dna – era comunque convinzione mia e di un altro gruppo di colleghi della Dda di Palermo di essere al centro di una rete informativa che aveva come unico scopo quello di danneggiarci attraverso l’acquisizione di qualunque notizia potesse avere carattere di ambiguità”. “Tutto questo – ha aggiunto – ci ha spinti a un vero e proprio isolamento dal resto del mondo proprio per evitare di suscitare qualunque pretesto perché sulle nostre persone fossero rovesciati schizzi di fango”.
by fonte:Giornale di Sicilia del 5.07.2007 | 00:09 | 
 
05-07-2007 @ 776
PALAZZO CHIGI: PIENA FIDUCIA NEI MAGISTRATI
  “I nuovi vertici dei Servizi di intelligence sono fortemente impegnati in un’attività intensa e lineare a tutela delle istituzioni”

ROMA – “In relazione alla vicenda Sismi-Csm, il Governo esprime come sempre la sua piena e totale fiducia nel lavoro dei magistrati, auspicando che sia fatta rapidamente e in modo completo la necessaria chiarezza su quanto denunciato e ipotizzato.
E’ doveroso precisare che l’indagine si riferisce a materiali raccolti in passato e acquisiti dall’autorità giudiziaria nell’ufficio di via Nazionale che non è più operativo”. E’ quanto scritto in una nota diffusa dalla presidenza del Consiglio.
“I nuovi vertici dei Servizi di intelligence sono fortemente impegnati, con la piena collaborazione delle strutture, in un’attività intensa e lineare a tutela delle istituzioni, dei cittadini e del Paese. Ogni eventuale sopruso a danni di persone, categorie o associazioni non rientra ovviamente nella corretta gestione di un compito tanto delicato e importante”. 

by fonte:ANSA | 19:38 
Spie sui magistrati di Milano, Torino, Roma e Palermoultima modifica: 2007-04-04T00:52:00+02:00da aldo251246
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