Veltroni: “non pressai su quel consigliere ds”

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Tratto dal Giornale di Sicilia

21 Ottobre 2008

di RICCARDO ARENA

CENTRO COMMERCIALE DI VILLABATE, il segretario Pd depone come testimone

PALERMO. II teste è convocato dalla difesa, ma quasi tutte le domande a Walter Veltroni le pone il pm Nino Di Matteo. Il segretario nazionale del Pd era stato chiamato dai legali di Paolo Pierfrancesco Marussig, per smentire il racconto del pentito Francesco Campanella. E Veltroni in effetti non conferma i retroscena descritti dal collaborante, ma i fatti storici sì. Almeno questa è l’interpretazione che ne dà l’accusa, mentre i legali sono, com’è ovvio, sul fronte opposto. Il processo è quello sul centro commerciale di Villabate, che secondo la Procura di Palermo si doveva costruire a suon di tangenti per i consiglieri comunali e con la spinta dei mafiosi, interessati alla gestione della megastruttura. A costruirlo materialmente, sarebbe dovuta essere la Asset Development di Roma, diretta da Marussig.

Davanti alla quinta sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Maria Patrizia Spina, Veltroni risponde dapprima all’avvocato Enrico Sanseverino : «Sì, Marussig lo conosco – dice -. Quando io avevo dieci anni, era amico di mio fratello Valerio, che ha sei anni più di me. Qualche anno fa lo rividi in occasione di una cerimonia. Ci chiedemmo a vicenda delle rispettive famiglie». Veltroni conosce l’ex consigliere comunale dei ds Giuseppe Mannino? No. Fece pressioni su di lui? Macché. La parola passa all’accusa. Valerio Veltroni (come aveva detto Campanella) si occupa di cinema? «Sì. Per scelta, da quando io sono in politica, con mio fratello c’è grande affetto, grande sintonia, ma teniamo le vite separate». La compagna di Valerio è Federica Lucisano, della nota famiglia di produttori cinematografici. Walter Veltroni sa cos’è la Rpr? «Risorse per Roma, una delle società che lavorano per il Comune». E sa, insiste il pm, che Giuseppe Daghino, imputato nel processo, è consulente e fa parte dello staff della Rpr? «No, con tutte le società che lavorano per il Comune di Roma non potrei». E conosce l’Asset Group? «Nemmeno». È una società, afferma l’accusa, che lavora per l’amministrazione capitolina: l’Asset Development ne è una costola.

Ma cosa aveva detto Campanella? Che Mannino protestava contro il centro commerciale; che Marussig era amico di Valerio Veltroni, peraltro interessato (secondo il pentito) a realizzare cinema nell’ipermercato; che Daghino si sarebbe offerto di mediare; e che Mannino sarebbe stato richiamato da Roma. Veltroni nega, Mannino stesso l’ha escluso. Resta il fatto che a un certo punto il consigliere dei ds non protestò più. RICCARDO ARENA

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