Palermo: Violati computer di 3 GIP, aperta inchiesta

20/11/2008 21:18

20 novembre 2008
Fonte della notizia: http://www.palermo.repubblica.it

Tratto dal blog: http://www.la-tua-voce.it

Caltanissetta, La Procura della Repubblica di Caltanissetta ha aperto un’inchiesta sulla violazione dei computer di tre magistrati dell’ufficio dei Gip del Tribunale di Palermo.

Il procedimento e’ stato avviato dopo la denuncia presentata dai tre giudici per le indagini preliminari, Marina Petruzzella, Donatella Puleo e Pasqua Seminara, che sono impegnate anche in processi di mafia.

I tre Gip hanno segnalato alla Procura nissena, competente per i reati in cui siano parte offesa magistrati di Palermo, accessi abusivi da parte di ignoti nei loro pc al palazzo di giustizia. “Si tratta di un’inchiesta delicata”, si e’ limitato a commentare il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari.

Fonte della notizia: www.palermorepubblica.it
Tratto dal blog: http://www.la-tua-voce.it

Palermo, inchiesta al palazzo di giustizia «Intrusioni nei computer dei magistrali»

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Immagine tratta da http://www.caltanissetta24ore.it

Tratto dal “Giornale di Sicilia”

Venerdì 21.novembre2008

di Giuseppe Martorana

Indagini a Caltanissetta. Tre giudici dell’ufficio del gip denunciano: ingressi non autorizzati nei nostri pc. Il procuratore nisseno Lari: «Lavoriamo su diversi fronti ma siamo in pochi»

CALTANISSETTA. (*gm*) Talpe alla Procura di Palermo? È quello che vo­gliono scoprire i magistrati di Caltanis­setta, i quali hanno aperto un’inchiesta su «strani ingressi nei computer» in uso ai magistrati palermitani. Sarebbero di­versi i computer «visitati». Sono stati gli stessi magistrati ad accorgersene e ha presentare denuncia. La prima denun­cia è stata presentata da Marina Petruz­zella. Successivamente altre due giudi­ci hanno fatto identica cosa.

Nel mirino vi sarebbe l’ufficio dei Gip (giudici per le indagini prelimina­ri). Uffici dove vengono «raccolte» le in­chieste presentate dalla Procura. E tre Gip sarebbero le destinatarie degli «strani ingressi». Oltre a Marina Petruz­zella, i computer sotto esame sono quelli di Donatella Puleo e Pasqua Se­minara. Quest’ultima, ultimamente si è anche occupata della vicenda che ve­de coinvolto il cardiochirurgo infantile Carlo Marcelletti. Ma tutte e tre i giudi­ci si sono occupati di vicende delicatis­sime legate alla mafia palermitana e non solo. Proprio martedì scorso Mari­na Petruzzella ha concluso l’udienza contro 18 tra capi e gregari ed estortori delle cosche palermitane della Noce, di Altarello e Cruillas. Tutti imputati a va­rio titolo di associazione mafiosa, traffi­co di droga, estorsione e favoreggia­mento.

Sull’inchiesta in corso il procuratore capo di Caltanis­setta Sergio Lari allarga le braccia, non «nasconde» l’in­chiesta ma parla di: «Ingressi diversi nei computer. Si tratta – aggiun­ge – di una questione delicata». Di più non può e non vuole aggiungere. Si li­mita soltando a dire che: «Questa fuga di notizia, su indagini della Procura che dirigo, testimoniano che stiamo lavorando su diversi fronti, ma siamo tal­mente pochi che rischiamo di impazzi­re».Un allarme, la carenza di magistrati a Caltanissetta, che ieri l’altro era stato lanciato anche dai sindacalisti di Cgil e Uil i quali hanno chiesto un intervento urgente da parte del ministro della Giu­stizia Angelino Alfano.

Le indagini attualmente in corsa alla Procura di Caltanissetta e che riguarda­no magistrati palermitani, oltre a quel­le sui presunti «ingressi nei computer» riguardano anche «avvertimenti» o pre­sunti tali indirizzati ai pubblici ministe­ri della Dda (Direzione distrettuale anti­mafia) di Palermo. Una di queste è Lau­ra Vaccaro alla quale la Giunta Esecuti­va Centrale dell’Associazione Naziona­le Magistrati esprime una forte solida­rietà «per essere stata destinataria di una serie di gravi atti intimidatori per il suo coraggioso impegno nella afferma­zione della legalità».

«Negli ultimi mesi – afferma ancora l’Associazione nazionale magistrati – stiamo assistendo con viva preoccupa­zione alla frequente reiterazione di si­mili atti criminali, che sembrano inseri­ti in una rinnovata strategia di attacco alle istituzioni, contro la quale occorre reagire immediatamente in modo effi­cace».

L’Anm dice ancora: «Al riconosci­mento che la criminalità organizzata rappresenta la più grave minaccia per il nostro paese devono seguire fatti con­creti: non possiamo accettare che gli uf­fici di Procura si svuotino proprio nelle regioni più esposte al dominio delle vecchie e nuove mafie».

GIUSEPPE MARTORANA

 

Palermo: Violati computer di 3 GIP, aperta inchiestaultima modifica: 2008-11-21T21:54:00+01:00da aldo251246
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