FIAT: sciopero a Termini Imerese, picchetti in fabbrica

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Fonte immagine http://www.rainews24.it

 

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Tratto da ANSA

29 giugno 2009

 

TERMINI IMERESE (PALERMO) – Sciopero e picchettaggio nella fabbrica della Fiat di Termini Imerese e nelle aziende dell’indotto. Gli operai stanno protestando contro l’ipotesi di riconversione dello stabilimento che secondo, quanto annunciato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, dal 2012 non assemblerà più auto. Secondo Fim Fiom e Uilm allo sciopero hanno aderito tutti gli operai.

Gli scioperanti hanno occupato per alcune ore i binari della stazione ferroviaria di Fiumetorto, bloccando la circolazione ferroviaria. Blocchi anche sull’autostrada Palermo-Catania, all’altezza dell’area industriale di Termini Imerese. Ritardi e disagi: due treni provenienti da Campofelice e Cefalù e diretti a Palermo sono stati sostituiti con pullman, mentre un intercity partito da Roma giungerà un’ora di ritardo. Rimossi i blocchi, i lavoratori si sono radunati davanti ai cancelli della Fiat, dove prosegue la protesta. Fim Fiom e Uilm fanno sapere che le iniziative di lotta saranno replicate nel pomeriggio.

 

 

L’Aquila, corteo di protesta degli sfollati

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Tratto da http://ilcentro.gelocal.it  /

28 giugno 2009

 

«Non siamo No Global, certezze sulla ricostruzione»

 

di Enrico Nardecchia

L’AQUILA. «Siamo tremila». Il serpentone colorato mette da parte gli ombrelli e si conta, sotto il sole riuscito dalle parti di Centi Colella, dove hai voglia a chiamare «Fuori, fuori» verso la tendopoli. Sono pochi quelli che mettono il naso fuori da lì. Ma in strada il corteo cresce.

IL MOVIMENTO CRESCE. C’è la gente del mare e la gente delle tende, e pure chi è rientrato a casa. Tutti insieme, fianco a fianco. L’appello dei comitati e il tam-tam degli Sms e di Internet, la nuova frontiera della comunicazione ai tempi della città sparsa, sembra cogliere nel segno.

«Siamo più di Roma. Dobbiamo stare uniti, adesso, e non disperderci», questo il grido di battaglia da piazza d’Armi fino alla Reiss Romoli. Gli organizzatori della manifestazione «100% ricostruzione, trasparenza, partecipazione» tracciano un bilancio positivo della manifestazione del dopo-Roma, considerata un banco di prova per le battaglie del movimento, contrario al decreto Abruzzo e critico nei confronti delle «promesse mancate». Con un po’ di ritardo per la pioggia, ma per niente fiaccati dal maltempo, i manifestanti si raccolgono tutti dietro allo striscione «Riprendiamoci la nostra città».

Nel corteo, più dietro, anche uno striscione di critica nei confronti del Centro per un articolo pubblicato ieri e relativo al resoconto dell’assemblea di Sulmona sulla partecipazione al corteo dell’Abruzzo social forum e di persone vicine al movimento dei No global. «Qui non ci sono No global», dice Piero De Santis.

«La manifestazione è organizzata dagli aquilani, con gli aquilani e per gli aquilani. Qui non ci sono bandiere. E non siamo strumentalizzati da nessuno». Renato Di Nicola regge lo striscione dell’Abruzzo social forum con una ventina di seguaci. «Non accetto l’etichetta di No global: non lo siamo.

In Abruzzo il movimento contro la globalizzazione è noto per il suo carattere pacifico e per le battaglie sulla salvaguardia dell’a cqua. Qui parliamo solo di ricostruzione». E quando girano i volantini della Rete Campana, anti-G8, gli organizzatori prendono subito le distanze.

(28 giugno 2009)

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FIAT: sciopero a Termini Imerese, picchetti in fabbricaultima modifica: 2009-06-29T13:36:00+02:00da aldo251246
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