‘NDRANGHETA, arresti tra giudici, avvocati e divise

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‘NDRANGHETA: INCHIESTA DELLA DDA DI MILANO CI SONO DIECI PROVVEDIMENTI D’ARRESTO

Di redazione 12 ore 10 minuti fa

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30 novembre 2011

In una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, si legge che sono dieci le persone arrestate nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Paolo Storari e Alessandra Dolci. Oggi, si legge nel comunicato, la Dda «nel quadro di una indagine svolta in coordinamento con la Dda della Procura di Reggio Calabria, ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal gip di Milano il 10 novembre scorso».

 

Arrestato Giuseppe Vincenzo Giglio, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria per corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di favorire l’associazione mafiosa,

Tra i destinatari delle perquisizioni anche Giancarlo Giusti, giudice del Tribunale di Palmi, che è indagato per corruzione in atti giudiziari.

In particolare, sono finiti in carcere Raffaele Ferminio per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni, un medico di Reggio Calabria, Vincenzo Giglio, per concorso esterno in associazione mafiosa, Giuseppe Vincenzo Giglio, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria per corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di favorire l’associazione mafiosa, Francesco Lampada per corruzione e intestazione fittizia di beni, già detenuto per associazione mafiosa, concorso in usura e intestazione fittizia di beni. In carcere poi anche Giulio Giuseppe Lampada, per associazione mafiosa, corruzione, concorso in rivelazione di segreti d’ufficio, intestazione fittizia di beni, Vincenzo Minasi, avvocato del foro di Palmi e con studi a Milano e Como, per concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio, intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalla finalità di favorire l’associazione mafiosa. L’ordinanza in carcere firmata dal gip Giuseppe Gennari riguarda anche Luigi Mongelli, maresciallo capo della Guardia di Finanza, arrestato per corruzione, Franco Morelli, consigliere regionale calabrese, per concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione e Leonardo Valle per associazione mafiosa, corruzione e intestazione fittizia di beni. Ai domiciliari, invece, è finita Maria Valle, moglie di Francesco Lampada, arrestata per corruzione. Sono in corso anche numerose perquisizioni della squadra mobile di Milano e di Reggio Calabria tra il capoluogo calabrese e quello lombardo. Tra i destinatari delle perquisizioni anche Giancarlo Giusti, giudice del Tribunale di Palmi, che è indagato per corruzione in atti giudiziari. (ANSA)

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