La Dia confisca 700 milioni a Giuseppe Grigoli, re siciliano dei supermercati Despar
24 settembre 2013
di Roberto Galullo
La Dia di Palermo – coordinata dal colonnello Giuseppe D’Agata – in queste ore sta infatti confiscando un patrimonio mobiliare ed immobiliare – da Agrigento a Palermo passando per Trapani e Mazara del Vallo– di oltre 700 milioni a Giuseppe Grigoli, imprenditore di Castelvetrano (Tp) e suo uomo di assoluta fiducia. Contestualmente, a Grigoli è stata applicata la sorveglianza speciale per quattro anni. Un rapporto talmente stretto tra Grigoli e Messina Denaro, che il 23 dicembre 1990 la madrina per il battesimo della figlia di Grigoli, Federica, è stata la sorella di Messina Denaro.
La scalata
A garantire la scalata nel mercato alimentare di Grigoli, anche fuori dalla provincia di Trapani – secondo la valutazione di investigatori e inquirenti – è stato Messina Denaro in persona. Dopo l’arresto di Bernardo Provenzano furono trovati nel suo covo alcuni “pizzini”: la corrispondenza tra il Messina Denaro e Provenzano e tra questi e Giuseppe Falsone, boss agrigentino all’epoca latitante, in cui si faceva riferimento a Grigoli, che si trovava al centro di una controversia tra la “famiglia” mafiosa di Trapani e quella di Agrigento. di Roberto Galullo – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/Hx5QV