Sindaci & manette 5. Icone antimafia e Comuni compiacenti

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http://www.ansa.it

12 dicembre 2013

De Raho: “figure apparentemente antimafia che si muovono con violazione delle regole anche soddisfacendo interessi personali”

Giorgi, in carica dal 2009 ai primi mesi di quest’anno, aveva partecipato ad innumerevoli manifestazioni contro la ‘ndrangheta accreditando alla sua Amministrazione un forte impegno contro le cosche. Immagine scalfita dal successivo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.

Rosy Canale, invece, che è agli arresti domiciliari, non è accusata di reati mafiosi, ma di peculato e truffa. Secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe utilizzato per l’acquisto di beni personali i finanziamenti, che avrebbero dovuto essere destinati a finalità sociali, erogati al “Movimento delle donne di San Luca”.

”L’operazione odierna rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’inquinamento dei Comuni da parte della ‘ndrangheta, che controlla, attraverso esponenti politici territoriali, l’affidamento degli appalti e la distribuzione degli stessi tra le imprese partecipi, contigue o compiacenti” ha detto all’ANSA il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho. “Nell’inquinamento generale determinato dalla ‘ndrangheta – ha aggiunto Cafiero de Raho – emergono poi figure apparentemente antimafia che si muovono con violazione delle regole anche soddisfacendo interessi personali“. Leggi tutto

Sindaci & manette 4, associazione a delinquere & falso

Sindaci & manette 5. Icone antimafia e Comuni compiacentiultima modifica: 2013-12-12T11:39:17+01:00da aldo251246
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Una risposta a Sindaci & manette 5. Icone antimafia e Comuni compiacenti

  1. Giustizianews scrive:

    Mafia: Dia, inquietante contiguita’ con politica e amministrazioni locali

    Roma, 18 dic. (Adnkronos) – ”L’aspetto più inquietante dell’agire mafioso continua ad essere rappresentato dalla contiguità -riscontrata in talune realtà territoriali- con settori della politica e delle amministrazioni locali, che realizza un circuito perverso di condizionamento e depotenziamento delle istituzioni con drammatiche conseguenze sullo sviluppo socio-economico”. E’ quanto sottolinea la Dia nella relazione al Parlamento relativa al primo semestre 2013.
    (18 dicembre 2013 ore 20.48) Fonte

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