È Pasqua, ritroviamo il «fuoco» di Gesù
Il Triduo pasquale
Il Papa: il male non avrà l’ultima parola
Non doveva parlare il Pontefice. Almeno così era stato annunciato in mattinata. Ma poi, di fronte alla folla radunata in preghiera, papa Bergoglio ha aggiunto un breve ma intenso pensiero alle parole della via dolorosa. La crocifissione di Gesù, ha sottolineato, raccoglie in sé «tutte le ingiustizie perpetrate da ogni Caino, tutta l’amarezza del tradimento di Giuda e di Pietro, tutta la vanità dei prepotenti, tutta l’arroganza dei falsi amici».
Quella di Cristo era «una croce pesante come la notte delle persone abbandonate, pesante come la morte delle persone care, pesante perché riassume tutta la bruttura del male». Tuttavia, ha aggiunto, «è anche una croce gloriosa come l’alba di una notte lunga, perché raffigura tutto l’amore di Dio, che è più grande delle nostre iniquità e dei nostri tradimenti». Fonte