Sindaco con “parenti contigui alla criminalità”. CGA: “può restare al suo posto”

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Belmonte Mezzagno, vicino ai boss come ingegnere ma per i giudici “può fare il sindaco”

http://www.gds.it/

12/03/2014

di Pietro Di Liberto

PALERMO. Da ingegnere, responsabile per la sicurezza di un’impresa che aveva ricevuto subappalti dall’Enel, Pietro Di Liberto, sindaco Pd di Belmonte Mezzagno, ha pericolosi “vincoli parentali e cointeressenze economiche con soggetti ed enti contigui alla criminalità organizzata”. Rapporti che possono condizionare le gare d’appalto, revocate alla ditta, la Siem, in cui Di Liberto ha lavorato per sette anni. Ma da primo cittadino può mantenere l’incarico senza incorrere nel rischio di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, fattispecie che per essere applicata richiede elementi “concreti, univoci e rilevanti”, scrivono i giudici amministrativi d’appello.

La prefettura di Palermo informa l’Enel sul rischio di infiltrazioni mafiose dovute alla presenza di Di Liberto nei ranghi della Siem. L’Enel revoca tre appalti e chiude ogni rapporto con l’azienda subappaltatrice, che si rivolge al Tar, chiedendo l’annullamento della nota prefettizia e spiegando che l’ingegnere è stato rimosso a partire dal 6 febbraio 2012. Il Tar accoglie il ricorso, ritenendo che il rischio di infiltrazioni mafiose è venuto meno con l’allontanamento dell’ingegnere. Però il Cga ribalta la decisione. Leggi tutto

Sindaco con “parenti contigui alla criminalità”. CGA: “può restare al suo posto”ultima modifica: 2014-03-12T23:19:16+01:00da aldo251246
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